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Omicidio Garlasco, i giudici riaprono il caso: nuovi esami e dibattimento

La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha accolto le richieste di accusa e parte civile ammettendo nuovi esami e un nuovo dibattimento nel processo bis a carico di Alberto Stasi.
A cura di Antonio Palma
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Si riapre il caso del giallo di Garlasco. La Corte d'Assise d'Appello di Milano infatti oggi ha deciso di riaprire il dibattimento sul processo per l'omicidio di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto del 2007. I giudici del nuovo processo di secondo grado a carico di Alberto Stasi hanno disposto il rinnovo dibattimentale con l'integrazione di nuovi esami e ammettendo nuove consulenze presentate dalle parti in causa. La Corte in sostanza ha accolto le richieste del pm che sostiene l'accusa e del legale di parte civile, l'avvocato della famigli Poggi Gian Luigi Tizzoni. Il sostituto procuratore Laura Barbaini  e l'avvocato della vittima avevano chiesto il rinnovo parziale del processo di Garlasco in base a quanto indicato dalla Cassazione che un anno fa aveva annullato la sentenza di assoluzione che Stasi aveva incassato sia in primo che in secondo grado.

Diversi erano gli accertamenti chiesti dall'accusa e dalla parte civile per dimostrare la colpevolezza dell'imputato Albero Stati, tra cui alcuni esami molto specifici e mai effettuati nel corso dei primi due gradi di giudizio. In particolare era stato chiesto tra le altre cose la ripetizione dell'esperimento della cosiddetta camminata di Stasi sulla scena del crimine, le analisi per individuare il dna da un capello trovato nel palmo della mano sinistra di Chiara, e le analisi sulla bicicletta nera da donna nella disponibilità degli Stasi. A questo punto dovranno essere fissati i termini delle nuove consulenze e stabilito a quali professionisti verranno affidate.

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