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Omicidio di Ravenna, il suocero di Giulia Ballestri accusato di aver nascosto il corpo

Giulia Ballestri è stata uccisa  la notte tra il 18 e il 19 settembre 2016 nella villa di famiglia in via padre Genocchi a Ravenna. Il marito, il dermatologo Matteo Cagnoni, molto noto nei salotti televisivi, è indagato per omicidio e occultamento di cadavere. Secondo gli ultimi sviluppi dell’inchiesta sarebbe stato aiutato dal padre 85enne a nascondere il corpo della ex.
A cura di Angela Marino
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Avrebbe aiutato il figlio a nascondere il corpo senza vita della nuora. Mario Cagnoni, il padre di Matteo, il dermatologo dei vip accusato di aver ucciso a bastonate la moglie Giulia Ballestri, lo scorso 18 settembre nella casa di famiglia di Ravenna, è ora indagato per favoreggiamento e occultamento di cadavere.

L'impronta di una scarpa Timberland impressa nel sangue della vittima nella villa in via Padre Genocchi, sarebbero proprio quelle ritrovate nella abitazione del medico ottantacinquenne a Firenze, e che avrebbero prodotto le impronte sul sangue della donna nella villa del delitto a Ravenna. Secondo quanto ipotizzato dal pm Cristina D'Aniello e dal procuratore capo Alessandro Mancini, l'uomo sarebbe andato con il figlio nella villa dell'omicidio sabato 17 settembre, il giorno dopo il delitto per aiutarlo a spostare il corpo in cantina, dove è stato trovato.

Il giorno seguente a quello del delitto e prima che il corpo fosse ritrovato, padre e figlio sarebbero stati visti andare insieme nello studio dell'avvocato di Matteo Cagnoni a Bologna. Ma infatti indagato per aver aiutato il figlio a sottrarsi alla cattura a Firenze. Ex docente universitario di medicina interna all’ospedale di Careggi a Firenze, dove vive, l'uomo è anche indagato per favoreggiamento per aver tentato di supportare la fuga del figlio. Matteo Cagnoni è stato arrestato il 20 settembre 2016 settembre mentre si accingeva a fuggire dall'abitazione del genitore. Il dermatologo ha percorso alcuni metri lanciandosi in una rocambolesca fuga prima di essere acciuffato da uno degli agenti.

Il delitto si è consumato nella vecchia villa disabitata della famiglia Cagnoni nel cuore di Ravenna. Giulia è stata trovata seminuda riversa in una pozza di sangue con il volto sfigurato da quattro bastonate. Secondo quanto ipotizzato dall'accusa a fomentare la rabbia omicida nell'ex marito sarebbe stata la nuova relazione che la quarantenne aveva intrapreso e per la quale aveva chiesto la separazione. Cagnoni avrebbe anche fatto pedinare l'ex moglie da un investigatore privato e avrebbe avrebbe anche cercato di intercettare il suo telefono.

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