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Omicidi Pordenone, Trifone disse: “Ho portato via Teresa da un brutto giro”

Un amico di Trifone Ragone, il ragazzo ucciso insieme alla fidanzata Teresa Costanza a Pordenone, avrebbe raccontato di una confidenza ricevuta dal giovane.
A cura di S. P.
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L'omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone, i due fidanzati assassinati a colpi di pistola in auto a Pordenone, resta ancora un giallo. Dopo tre settimane di indagini, gli investigatori non sembrano aver fatto molti passi in avanti e, appunto, il mistero su chi possa essere il mandante del duplice omicidio e chi l’esecutore materiale resta intatto. L’inchiesta continua ad allargarsi e nessuna pista viene esclusa: in particolare le indagini si concentrano su tre regioni, Friuli, Lombardia e Puglia. I luoghi, cioè, di origine delle vittime e dove i ragazzi avevano lavorato. L’unico punto fermo di tutta questa storia è quello che a uccidere i due fidanzati sarebbe stato un killer professionista. Secondo gli investigatori, infatti, Trifone e Teresa sono stati ammazzati da una “mano esperta” capace di non lasciare tracce. Intanto una delle ultime notizie sul caso è quella che sarebbe stato ascoltato un amico di Trifone Ragone, una persona che vive a Monopoli (Bari) e ha raccontato che il militare gli aveva fatto una confessione prima di morire. Quella di aver portato via la fidanzata Teresa Costanza “da un brutto giro”.

Ascoltato un altro testimone – Negli ultimi giorni, inoltre, è stato ascoltato un testimone che avrebbe sentito gli spari la sera del duplice omicidio nel palazzetto dello sport di Pordenone. Si tratta di una persona che avrebbe sentito sparare ma che non avrebbe dato importanza al fatto in quanto gli sarebbe sembrato impossibile che in un luogo tranquillo come Pordenone qualcuno potesse esplodere colpi di arma da fuoco.

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