Oltre 4 milioni di giovani per 200mila posti di lavoro (al massimo)

Dopo le polemiche delle ultime ore sulla reale valenza dei provvedimenti contenuti nel piano lavoro approvato dal Consiglio dei ministri e dopo le contestazioni (ed il mezzo equivoco) sui requisiti di accesso al piano di sgravi previsto per le aziende, è l'Istat a fornire altri dati che mettono in luce le contraddizioni, o meglio i limiti, del progetto del ministro Giovannini. Infatti, sono 4 milioni e 385 mila i potenziali interessati dagli sgravi di 18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato, secondo quanto previsto dal pacchetto Giovannini: tra questi sono circa 800mila i disoccupati. Del resto, continua l'istituto nazionale di statistiche, la necessità di intervento è impellente: tra il 2008 e il 2012 gli occupati 15-29enni sono diminuiti di 727 mila unità (di cui -132 mila unità nell'ultimo anno) e il tasso di occupazione dei 15-29enni e' sceso di circa 7 punti percentuali (-1,2 punti nell'ultimo anno) raggiungendo il 32,5%.

Proprio in tal senso è evidente che un progetto che preveda la possibilità di assunzione per un "massimo" di 200mila unità non può che essere considerato che un palliativo, un primo passo verso la ricerca di soluzioni che consentano di affrontare con maggiore incisività il problema principale dell'attuale congiuntura economica. Senza contare che la possibilità che le aziende decidano di investire su nuove assunzioni sembra comunque destinata a scontrarsi con gli ulteriori anticipi (Irpef e Ires) sugli acconti chiesti dal Governo (con un aumento sostanziale di un punto percentuale sugli acconti da versare prima dell'estate). Insomma, le polemiche non sono affatto destinate a cessare e dal vertice europeo di Bruxelles è lecito attendersi qualche risposta in più.