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Olanda, medico nella clinica di inseminazione fecondava le pazienti con il proprio seme

I figli potrebbero essere decine, tutti nati tra gli Anni ottanta e novanta. Secondo un testimone Jan Karbaat, il dottore accusato dalle famiglie assistite, “riteneva di essere in ottima salute e intelligente e pensava di poter donare i propri geni al mondo”.
A cura di Redazione
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Oggi hanno tra i 25 e i 35 anni circa i giovani uomini che hanno scoperto all'improvviso che il proprio padre era il medico che si sarebbe dovuto limitare a seguire professionalmente la pratica della fecondazioni in vitro. Jan Karbaat era un medico olandese presso la clinica di fertilizzazione a Bijdorp, vicino Rotterdam, e, tradendo la fiducia delle pazienti e falsificando i dati dei donatori, potrebbe essere padre di oltre trenta figli. Ad oggi sono 23 le famiglie che accusano il medico di aver fecondalo l'ovulo delle assistite con il proprio seme.

I sospetti si sono fatti largo nei pensieri delle madri quando queste, guardando i figli, notavano somiglianze inquietanti con il medico. C'era chi, pur avendo scelto un donatore dagli occhi azzurri, aveva un figlio con l'iridie color nocciola e chi, allertato da questi segnali che da soli non bastano, ha osservato il proprio piccolo diventare sempre più simile al medico. 23 genitori e figli hanno fatto causa al medico, ma Karbaat ha sempre rifiutato di sottoporsi al test del Dna.

Come testimoniato dalle pazienti, prima di effettuare l'inseminazione,  Karbaat si allontanava dalla sala con la scusa di dover prendere del "seme fresco" in una stanza vicina. Si tratta di una circostanza che, anni dopo, ha fatto sorgere ulteriori sospetti sulla provenienza del seme. Il profilo psicologico del medico, così come descritto da un testimone, potrebbe fornire il "movente" del reato, dato che "Karbaat riteneva di essere in ottima salute e intelligente e pensava di poter donare i propri geni al mondo".

Karbaat è morto ad aprile dell'anno in corso, mentre la clinica è chiusa dal 2009 proprio perché il medico era sospettato di aver falsificato i dati dei donatori e superato il numero massimo consentito di sei bambini per donatore. Il tribunale ha comunque disposto l'analisi del Dna sul figlio riconosciuto del dottore, affinché si possa tutelare il "diritto fondamentale di capire da dove una persona proviene. È una questione di identità e aiuta ciascun individuo a formare la propria personalità". L'esito della analisi ha confermato i sospetti di 19 famiglie, stabilendo che i rispettivi figli potrebbero essere stati fecondati dal seme di Karbaat. Ma è probabile che anche le madri che in quella clinica sono state fecondate e che sinora non sono intervenute nella disputa legale, comincino ad osservare i propri figli cercando i segni di un'altra paternità. Jan Karbaat potrebbe essere il padre di un numero di figli ben superiore a 19.è

[La foto in apertura è da @Pixabay in CC0]

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