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Oggi il poeta della danza Théophile Gautier compirebbe 205 anni

Oggi il poeta della danza Théophile Gautier compie 205 anni. E’ ricordato per i balletti “Giselle”, “La Péri” e per l’incredibile romanzo breve “Avatar” del 1856.
A cura di Massimiliano Craus
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Théophile Gautier
Théophile Gautier

"Al poeta impeccabile.

Al perfetto mago in lettere francesi.

Al mio carissimo e veneratissimo
Maestro e amico
Théophile Gautier.

Con i sentimenti di più profonda umiltà
Io dedico
Questi fiori malsani."

Così Charles Baudelaire scrisse ne "I fiori del male" del poeta Théophile Gautier, paroliere e librettista della danza di tutto il primo Ottocento, nato il 30 agosto del 1811 a Tarbes, attuale capoluogo del Dipartimento francese degli Alti Pirenei e più precisamente nella regione della Linguadoca. Una vita interamente dedicata alla letteratura, spesso associata alle corde di Tersicore che l'ha reso celebre in tutto il mondo. Per i più giovani potremmo ricordare il Théophile Gautier autore del romanzo breve "Avatar", firmato nel lontano 1856 e premonitore del grande successo cinematografico omonimo di questi ultimi anni di James Cameron. La sua figura la ricordiamo soprattutto associata al movimento romantico, esercitando una significativa influenza sul balletto a Parigi come critico del giornale "La Presse" sin dalla fine degli anni Trenta dell'Ottocento. Stilista ed esteta, è stato proprio lui a coniare la fortunata espressione "l'art pour l'art", divenendo un punto di riferimento per l'intera cultura transalpina a cui in tanti si sono ispirati per opere, movimenti e riviste letterarie.

"Giselle" e "La Péri" sono le opere maggiori di Théophile Gautier

Avatar di Théophile Gautier
Avatar di Théophile Gautier

Proprio quest'anno il libretto di "Giselle" e la sua prima rappresentazione del 28 giugno 1841 al Teatro dell'Opéra di Parigi sono stati ricordati per l'eccezionale contributo all'intero repertorio del balletto, ponendo sul giusto piedistallo sia il titolo che il suo autore. E qui Théophile Gautier entra di diritto nel novero dei protagonisti a tutto tondo della danza romantica, scrivendo i libretti di due dei tre "ballet blanc" più importanti, ovvero la "Giselle" coreografata da Jules Perrot e Jean Coralli in bella compagnia de "La Péri" del 1843, ancora di Jean Coralli e sempre al Teatro dell'Opéra di Parigi. Due titoli che insieme a "La Silfide" di Filippo Taglioni hanno segnato un'epoca fatta di tutù, scarpette da punta, tulle bianchi e spiriti intangibili al servizio dell'amore tragico di quelle storie indimenticate. In particolare la vita stessa del nostro librettista è legata indissolubilmente alle vicende dentro e fuori la storia di "Giselle", sia per il successo che per il suo matrimonio con la sorella della prima Giselle del palcoscenico Carlotta Grisi che però in amore gli preferì Lucien Petipa, fratello del più celebre coreografo Marius. Un intreccio di nomi e cognomi che ci dà la percezione del personaggio ed uomo Gautier, amato dai suoi colleghi artisti e soprattutto dallo stuolo di appassionati che hanno letto e leggeranno le tante pagine scritte fino al 23 ottobre del 1872, data della morte del poeta della danza. Eppure l'errore sta proprio nello stringere il cerchio della sua fama al solo palcoscenico di un teatro, sottovalutando a torto il suo impegno nella pittura, nella prosa, nella critica d'arte e nei versi scevri dall'onnipresente Tersicore. Un Théophile Gautier, dunque, primo ed impareggiabile poeta della danza ma non solo. Avatar docet.

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