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Oggi il CdM, al via la fase due del Governo Monti

Nel pomeriggio convocato il Consiglio dei Ministri che stabilirà il calendario delle prossime iniziative del Governo per la fase due della manovra economica. L’esecutivo dovrà fare i conti con i crescenti malumori dei partiti che lo appoggiano in Parlamento, soprattutto all’interno del Pdl.
A cura di Antonio Palma
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Nel pomeriggio convocato il Consiglio dei Ministri che stabilirà il calendario delle prossime iniziative del Governo per la fase due della manovra economica. L'esecutivo dovrà fare i conti con i crescenti malumori dei partiti che lo appoggiano in Parlamento, soprattutto all'interno del Pdl.

E' convocato per oggi pomeriggio alle 15 il primo Consiglio dei Ministri della cosiddetta fase due della manovra Monti. Il Governo, oltre a discutere degli ordini del giorno già previsti in materia di politiche agricole, si prepara a calendarizzare le prossime riunioni in cui prenderanno forma le nuove riforme messe in cantiere dai vari Ministeri. Dopo la pausa natalizia, infatti, all'Esecutivo spetteranno altre grandi prove per portare avanti la riorganizzazione dei conti pubblici e dare una più incisiva spinta alla crescita economica dell'Italia.

Probabilmente quello di oggi non sarà un Consiglio decisivo ma, dopo la veloce approvazione della Manovra Salva Italia, il Governo intende ora compiere tutti i passi giusti verso l'apertura del nuovo capitolo per la crescita del Paese. Le due riforme più impegnative sono quella del mercato del lavoro e quella sulla riformulazione delle norme sulla concorrenza e liberalizzazione. Dopo la ferrea opposizione dei sindacati, il Governo non vuole trovarsi anche i partiti contro e sta cercando di avanzare a piccoli passi perché, dopo l'appoggio incondizionato sulla manovra per l'urgenza della situazione, ora i malumori all'interno dei gruppi parlamentari si fanno sempre più evidenti.

Soprattutto dal Pdl è un susseguirsi di dichiarazioni allarmate e avvertimenti all'Esecutivo che, dunque, non può rischiare di esporsi troppo. Del resto, dopo l'opposizione convinta della Lega e gli attacchi continui dell'Idv, un voltafaccia anche solo di una parte del Pdl porterebbe diritti al voto anticipato. Dopo le polemiche sull'art.18 resta invece a guardare il Pd in attesa delle prossime mosse del Governo, mentre chi ormai sostiene senza paletti Monti e i suoi Ministri sono l'Udc e in generale il Terzo Polo.

Monti cercherà di districarsi nel difficile compito di varare già le prime riforme a gennaio, soprattutto quelle che risultano meno ostiche ai partiti e più tecniche, come la riforma del catasto. In realtà il Premier sa che, per mantenere le promesse fatte all'Europa e per rassicurare i mercati, non bisogna impantanarsi in discussioni che porterebbero ad allungare troppo i tempi. Forse già domani, durante la consueta conferenza stampa di fine anno, sapremo quali sono realmente le sue intenzioni e capiremo da dove inizierà la fase due della manovra per la crescita dell'Italia.

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