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Oggi è la Giornata mondiale del Rifugiato

Il 20 giugno è la giornata internazionale dedicata ai rifugiati e ai loro diritti, diritti contemplati nella Convenzione del 1951. L’agenzia Onu Unchr bacchetta il governo italiano: “Migliori il suo sistema d’asilo, basta emergenze”. Una mostra itinerante, da oggi a Roma, descrive con foto e video l’odissea dei richiedenti asilo che si scontrano con pregiudizi e regolamenti europei,
A cura di Chiara Baldi
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Africa, rifugiati musulmani in chiesa cattolica (Lapresse-AP Photo/Jerome Delay)
Africa, rifugiati musulmani in chiesa cattolica (Lapresse-AP Photo/Jerome Delay)

Un tir, partito da Bari il 17 giugno e che arriverà a Bruxelles il 4 luglio per raccontare le storie dei rifugiati: questo il progetto “The European Dream – Road to Bruxelles”, realizzato da Cortona On The Move e Unhcr, che approda oggi, 20 giugno, a Roma in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato. Un progetto, quello di “The European Dream – Road to Bruxelles”, nato dal vincitore del World Press Photo 2014 Alessandro Penso e che ha l'obiettivo di sensibilizzare un pubblico quanto più ampio possibile su un tema delicato come quello dei richiedenti asilo. Una mostra itinerante fatta di foto e video-interviste che raccontano scene di vita di un gruppo di giovani migranti da anni bloccati in Grecia a causa dei regolamenti europei. Tra gli obiettivi del progetto, infatti, c'è anche quello di far conoscere le leggi europee che regolano il fenomeno della migrazione e soprattutto di sconfiggere il pregiudizio verso queste persone.

Unhcr: "L'Italia migliori il sistema d'asilo per i rifugiati

E sul pregiudizio verso i rifugiati si è espresso proprio l'Unhcr, in un appello in dieci punti al governo italiano in cui chiede di migliorare il sistema di asilo adottato dal Paese, per chiudere finalmente la fase emergenziale e per applicare una vera accoglienza, ricordando che «i rifugiati possono essere una risorsa per tutta l'Italia così come la cittadinanza è la miglior forma di integrazione». «La legge italiana – spiega l'Agenzia Onu – prevede che un rifugiato o un apolide possano chiedere di acquisire la cittadinanza italiana dopo 5 anni di residenza. Sarebbe necessario che tale acquisizione avvenisse in automatico dopo il periodo di residenza. Perché poi non estendere il criterio della cittadinanza anche ai titolari di protezione sussidiaria? Nel quadro della riforma complessiva della cittadinanza, la naturalizzazione per residenza dovrebbe essere legata a criteri certi, procedure trasparenti e tempi ragionevoli».

I numeri dei rifugiati e richiedenti asilo in Italia

Secondo un rapporto dello stesso Unhcr pubblicato nel marzo scorso, nel 2013 l'Italia ha ricevuto 27.800 domande di asilo mentre la Grecia 8.200 (e proprio di rifugiati greci è testimonianza il tir che attraverserà l'Europa), mentre l'Europa è stata in assoluto la regione che ha visto il più elevato aumento di richiedenti asilo. I 38 paesi europei hanno, infatti, complessivamente ricevuto 484.600 richieste: un terzo in più al 2012. Nel testo dell'Unhcr all'Italia si legge che il Paese deve lavorare per «un'accoglienza a misura d'uomo: l'esperienza dei Cara ha dimostrato che le maggiori dimensioni dei centri portano a minor qualità in termini di standard di accoglienza». Un miglioramento della condizione dei rifugiati che può essere ottenuto, secondo l'Unhcr, attraverso la valorizzazione del Sistema di Protezione dei Richiedenti Asilo e Rifugiati (Rete Sprar). L'Unhcr auspica, inoltre, una «maggiore attenzione ai più deboli, tra cui le vittime di tortura o violenza, i minori, le donne incinte, i disabili, gli anziani e le vittime della tratta di esseri umani». L'Unhcr, infine, «esprime il proprio apprezzamento per l'intenzione del governo di adottare un testo unico sull'Asilo che doterà per la prima volta l'Italia di una legislazione organica che ponga norme chiare in tema di soccorso, accoglienza e integrazione dei richiedenti asilo e rifugiati». E tra le priorità, per l'Unhcr, c'è il rafforzamento di operazioni come Mare Nostrum (mentre il Ministro dell'Interno Angelino Alfano lunedì su Twitter aveva scritto: «senza l'intervento dell'Europa la mia proposta sarà quella di non proseguire con Mare Nostrum»).

Per l'Agenzia Onu, infatti, è necessario che l'Italia passi ad un sistema strutturato dell'Asilo basato su «attività di analisi e previsione degli arrivi, di pianificazione annuale dei posti e delle risorse economiche necessarie» e propone un piano annuale sull'Asilo che coinvolga governo, enti territoriali, società civile e rifugiati con ruoli e responsabilità diverse. Certo, sempre che con i tagli lineari del Governo Renzi agli enti locali, questi trovino la forza di prendersi in carico anche la questione dei rifugiati.

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