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Il 17 novembre è la Giornata del gatto nero

Il 17 novembre è la festa del gatto nero. Che qualcuno ancora considera presagio di sventure. Ma fortunatamente le cose stanno cambiando…
A cura di Redazione
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This picture taken 11 September 2007 sho

Il 17 novembre è la giornata del gatto nero. Un animale purtroppo bistrattato poiché ritenuto portatore di cattivi auspici. Ma perché il gatto nero porta sfortuna? Le motivazioni affondano le radici nella notte dei tempi: ai tempi in cui ci si spostava in carrozza era difficile individuarli di notte e investirne uno significava far spaventare i cavalli e quindi rischiare la vita. E poi c'è un'altra storia che condanna i poveri gatti neri: erano i preferiti dai pirati nelle navi (perché cacciavano via i topi) e quando sbarcavano insieme ai bucanieri erano ovviamente segnale che i predoni del mare avevano colpito. Leggende che si sono trascinate nel corso dei secoli e hanno ‘regalato' al felino dal mantello scuro una triste nomea. Che non merita.

La giornata in onore del gatto nero

Fatto sta che nel corso degli anni ai poveri felini col pelo scuro la "condanna" è rimasta: vengono detestati e allontanati dai molti superstiziosi che in alcuni casi li maltrattano per tenerli lontani. Il gatto nero è stato anche utilizzato per riti satanici, ci sono associazioni che denunciano ancor oggi torture a questi animali. Fortunatamente le cose stanno cambiando. Oggi, 17 novembre, una associazione animalista, la Anidaa, tributa proprio ai gatti neri ventiquattr'ore di "celebrazioni", ricordando a tutti che sono animali come gli altri e che le superstizioni sono stupide e dannose.

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