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Oggi è la Candelora, l’antica “festa della luce”

Il 2 febbraio ricorda, per i cristiani, la presentazione di Gesù Cristo al tempio; negli Usa, invece, è conosciuto come il “giorno della marmotta”.
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Candele

Fino a qualche decennio fa era una delle feste più amate dai bambini, un evento centrale del calendario religioso e civile. Parliamo della Candelora, che cade il 2 febbraio e che, ormai, viene celebrata soprattutto dai più anziani. E’ conosciuta anche come “festa della luce”, in onore a Gesù Cristo “luce del mondo”, perché è consuetudine plurisecolare benedire delle candele. Nella tradizione popolare, se il giorno della Candelora fa particolarmente freddo, allora vuol dire che la primavera tarderà ad arrivare; altrimenti, torneranno a vedersi belle giornate prima del previsto.

In realtà, la festività richiamata dal calendario religioso è quella della presentazione al Tempio di Gesù, la sua prima “uscita pubblica ufficiale”, obbligatoria per tutti i primogeniti maschi degli ebrei. Sono molto noti i versetti del Vangelo in cui si parla della presentazione al tempio di Gesù, perché contengono un breve discorso del vecchio Simeone che, dopo aver lodato Dio per aver visto il Salvatore, si rivolge a Maria dicendole: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima.”

La Candelora si festeggia esattamente quaranta giorni dopo il Natale, perché, nella tradizione ebraica, una donna era considerata impura dopo il parto per quaranta giorni, dopodiché poteva essere riammessa al tempio, portando con sé suo figlio. Come spesso accade nelle tradizioni delle religioni (è così anche per le feste cristiane più importanti, come Natale e Pasqua), anche la Candelora si sovrappone a festività di culti precedenti. Gli antichi romani, infatti, già celebravano, più o meno nel periodo della festività cristiana, una sorta di festa delle luci, durante i cosiddetti “Lupercalia”. Con la cancellazione di tutti i riti pagani, successiva all’obbligo di culto cristiano in tutto l’Impero romano, la Candelora, alla fine del V secolo, soppiantò le tradizioni precedenti. Nell’antichità, la festa aveva come segni distintivi delle processioni notturne, in cui i partecipanti portavano con sé delle candele accese.

Terminato il rito della benedizione, in genere durante una messa, i ceri possono essere tenuti in casa ed accesi per richiedere a Dio una particolare protezione durante i temporali o per chiedere la guarigione di un familiare. Una volta, esisteva l’uso di far cadere sul corpo di un moribondo qualche goccia di cera liquefatta e le candele potevano essere anche usate durante le veglie funebri dei propri cari.

La Candelora viene ancora festeggiata con particolare partecipazione nei Paesi del Nord Europa e negli Stati Uniti, dove, da tempo, è definita “Groundhog Day”, cioè “Festa della Marmotta”: il giorno rivissuto più volte da Bill Murray nel celebre film “Riconomincio da capo” è proprio il 2 febbraio. Il Groundhog Day ha sostituito, nell’immaginario collettivo statunitense, il “Candlemas Day”, ad ulteriore riprova che, con il passare dei secoli, nuove feste sostituiscono quelle vecchie lasciandone intatti alcuni elementi fondamentali.

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