Offendono maestra e mamme nel gruppo Whatsapp: genitori pagano 10mila euro di risarcimento

Offese molto pesanti, anche con riferimenti alla sfera sessuale, nei confronti di una insegnante e di due mamme. Così avrebbero agito la mamma e il papà di un bambino di Vicenza che per evitare un processo per diffamazione hanno chiesto scusa e hanno trovato un accordo con le vittime del loro comportamento. Staccheranno due assegni da cinquemila euro da destinare alla maestra e alle mamme di due coetanei del figlio. A scrivere della vicenda, che risale al 2015, è il Giornale di Vicenza. I due genitori costretti a chiedere scusa e a pagare sono un impiegato di quarantatre anni e una commessa trentasettenne. Tutto sarebbe nato dopo che entrambi avrebbero appunto insultato, anche in maniera pesante, altre persone sul gruppo Whatsapp dei genitori dei bimbi della scuola del figlio. In particolare la mamma avrebbe inizialmente posto una domanda agli altri genitori del gruppo: “La maestra…come vi sembra?”.

Per evitare il processo pagheranno 10000 euro – Questa maestra, che a quanto pare non insegnava direttamente a suo figlio, aveva ripreso il bambino perché in un paio di circostanze aveva sporcato dei compagni nel corso di un’attività scolastica. Dopo quella prima domanda, la trentasettenne avrebbe continuato a parlare dell’insegnante offendendola e avrebbe poi offeso, con l'aiuto del compagno, anche quelle mamme che invece avevano provato a difendere la maestra dei loro figli. Donne ingiuriate quindi nella chat da entrambi i genitori del bimbo con parole irripetibili e anche con racconti non veritieri. I due sono stati quindi denunciati e alla fine, appunto per evitare un processo, hanno chiesto scusa e pagato un risarcimento da diecimila euro.