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Ocse: un 15enne su quattro è “analfabeta matematico”

Uno studente quindicenne su quattro non possiede le minime competenze alfanumeriche. Lo rivela uno studio dell’Ocse, sottolineando che se il gap verrà abbattuto i vantaggi saranno enormi anche in termini di crescita economica.
A cura di Davide Falcioni
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Uno studente quindicenne su quattro non possiede le minime competenze alfanumeriche. Lo rivela uno studio dell'Ocse, sottolineando che se il gap verrà abbattuto i vantaggi saranno enormi anche in termini di crescita economica. Tra i 34 Paesi OCSE, gli studenti con scarse competenze in matematica sono 4 milioni. In lettura e in scienze sono invece 3 milioni. “Troppi studenti restano intrappolati nel circolo vizioso di prestazioni scarse, demotivazione e perdita di fiducia. E' urgente individuare rimedi”. E' quanto recita testualmente la conclusione del PISA Low performing students. Why they fall behind and how to help them succeed.

Il dossier, che si struttura in 212 pagine, analizza le cause e le conseguenze della situazione segnalando come esse siano spesso concatenate: contesti sociali disagiati dal punto di vista economico, zone rurali, famiglie monoparentali rappresentano fattori potenzialmente problematici. Ma anche provenire da famiglie di immigrati, in cui a casa si parla una lingua diversa che a scuola aumenta il rischio di avere problemi a scuola di 2,5 volte, così come le bocciature, che aumentano di 7 volte la possibilità di avere risultati deludenti; inoltre la mancata frequenza di una scuola materna triplica il rischio di avere magri risultati a quindici anni.

Spiega Il Sole 24 Ore: "Mentre gli esiti italiani in lettura sono ancora stabilmente sotto il dato medio, tra il 2003 e il 2012 la situazione è tuttavia parzialmente migliorata per quanto riguarda la riduzione del numero dei quindicenni con basse prestazioni in matematica, diminuito del 7%, con un avvicinamento alla media OCSE. Anche i dati sulle scienze fanno registrare un'evoluzione più positiva nelle prestazioni: la percentuale di studenti con risultati eccellenti è inferiore alla media OCSE ma è aumentata dell'1,5% tra il 2006 e il 2012". Resta molto da fare, dunque, anche se l'evoluzione conforta. Resta tuttavia il problema della mancata assiduità della frequentazione delle lezioni, elemento che aumenta la probabilità di conseguire scarsi risultati.

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