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Ocse: in calo reddito pro capite degli italiani, bocciata anche la scuola

“La mancata ripresa dalla recessione sta portando il reddito pro capite dell’Italia a scendere ancora più in basso rispetto alle principali economie dell’Ocse”, così l’organizzazione stimando che il Pil pro capite italiano nel 2013 era inferiore del 30% rispetto alla media dei primi 17 Paesi Ocse.
A cura di Susanna Picone
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Allarme dell'Ocse sul reddito pro capite dell'Italia. Secondo l'organizzazione, la mancata ripresa dalla recessione sta portando il nostro Paese ad avere un reddito pro capite “più in calo rispetto alle principali economie dell'Ocse”. Nel rapporto “Going for Growth 2015” è stato segnalato che nel 2013 il dato era inferiore del 30% rispetto alla media dei primi 17 Paesi dell'organizzazione. Secondo quanto fa sapere l’Ocse, negli ultimi due anni in Italia “gli sforzi per le riforme hanno rallentato rispetto al periodo 2011-2012” e il Paese si trova pertanto “indietro rispetto alle altre nazioni dell'area periferica dell'Eurozona”. Il governo, comunque, ha recentemente completato le prime tappe del suo programma di riforme strutturali e, dice l'Ocse, “portare avanti questo programma con determinazione, applicando in modo efficace le riforme preesistenti, dovrebbe aiutare a raggiungere una crescita più robusta e inclusiva”.

Ocse: “Italia riduca la tassazione sul lavoro” – L'Italia deve “migliorare l'efficienza della struttura fiscale”, perché “il peso delle tasse per i lavoratori a basso salario è alto, il codice fiscale è troppo complicato e l'evasione è alta”, ha segnalato “Going for Growth”. L’Italia dovrebbe ridurre “le distorsioni e gli incentivi a evadere, riducendo i tassi di imposizione nominali elevati e abolendo molte spese fiscali”, e “l'instabilità della legislazione, anche evitando misure temporanee”. Inoltre, secondo l'Ocse, il nostro Paese dovrebbe “continuare a ridurre la tassazione del lavoro, quando la situazione di bilancio lo permette, puntando a incoraggiare domande e offerta di lavoro”.

Male la scuola per efficienza e investimenti – Nel rapporto “Going for Growth” l’Ocse ha, fra le altre cose, messo sotto la lente di ingrandimento anche la scuola italiana, rilevando, in particolare, le poche risorse destinate al settore. Secondo l’organizzazione parigina l’Italia deve migliorare equità ed efficienza del suo sistema educativo, che “ha un basso rapporto tra qualità e costo e dovrebbe fare di più per migliorare le opportunità per i meno qualificati”. L’Ocse boccia in particolare il nostro Paese per la spesa per l'istruzione “scesa ben al di sotto della media”.

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