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Obama rilancia sulla riduzione dei gas serra: “Intervenire subito, la Terra è a rischio”

“Il cambiamento climatico non è più un problema lontano. Sta succedendo qui ed ora”, ha detto Obama in visita in Alaska. “Nell’Artico le temperature crescono il doppio che nelle altre regioni del mondo”.
A cura di Biagio Chiariello
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Bisogna accelerare sulla questione dei tagli alle emissioni di anidride carbonica e degli altri gas serra. Barack Obama già all’inizio del mese scorso aveva dichiarato guerra al cambiamento climatico. Ieri, il Presidente Usa e intervenuto ad una conferenza sull’Artico ad Anchorage, in Alaska, nella quale ha confermato il piano per la riduzione del 32% delle emissioni di carbonio entro il 2030, visto che “noi abbiamo la responsabilità di contribuire a risolvere i cambiamenti climatici”. “Quest’anno a Parigi (dove si terra il summit sul clima) deve essere l’anno in cui il mondo finalmente raggiunge un accordo per proteggere il nostro pianeta… mentre ancora possiamo” farlo. E’ l’auspicio di Obama sui tagli alle emissioni dei gas serra, perché, ha sottolineato il presidente, “il cambiamento climatico non è più un problema lontano. Sta succedendo qui ed ora. Il clima sta cambiando più rapidamente” degli sforzi per ridurre il riscaldamento globale. “La scienza è del tutto convinta delle prove che quella che una volta era una minaccia lontana ora è molto più vicina”, ha aggiunto Obama e “nell’Artico le temperature stanno aumentando ad una velocità doppia” rispetto al resto del mondo.

 Il presidente si è rivolto quindi ai leader mondiali affinché agiscano insieme con decisione per ridurre le emissioni di anidride carbonica. In assenza di ciò, “intere nazioni si troveranno ad affrontare gravi problemi: più siccità, più inondazioni, innalzamento del livello del mare, maggiore migrazione, più rifugiati, più carestie, più conflitti ha detto Obama. “Qualsiasi leader che rifiuta di prendere sul serio la questione o la tratta come se fosse uno scherzo – ha sottolineato il presidente Usa – non è adatto a guidare” una nazione, e “Non è sufficiente tenere solo le conferenze. Non è sufficiente parlare solo nei discorso. Dobbiamo agire”.

 Obama a conferma dell’emergenza ha ricordato che “l’Artico sia già subendo gli effetti del cambiamento climatico” aggiungendo che proprio lo Stato a estremo nord degli USA, “sta soffrendo di una delle maggiori erosioni della linea costiera”, che minacciano gli stessi villaggi sul mare. Lo stesso per il presidente americano sta succedendo con gli incendi boschivi che sciolgono il permafrost (il terreno ghiacciato dei territori del nord). Una situazione che minaccia non solo la tenuta delle case e delle infrastrutture ma allo stesso tempo rilascia altra anidride carbonica congelata nella terreno contribuendo ad acutizzare il problema.

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