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Obama, nuovo passo verso Cuba: rimossa dalla lista degli “Stati canaglia”

Cuba rimossa dopo 33 anni dall’elenco dei Paesi che sostengono il terrorismo. E il primo passo per la ripresa delle relazioni diplomatiche, interrotte nel 1961.
A cura di Biagio Chiariello
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Continua l'operazione di disgelo tra gli USA e Cuba. Barack Obama ha infatti dato il suo via libera per la rimozione di Cuba dalla lista dei paesi che sostengono il terrorismo e ha presentato al Congresso i documenti e le certificazioni previste dalla legge per decisioni di questo tipo. Una decisione che arriva dopo lo storico incontro a Panama tra il presidente cubano e il presidente americano, che aveva annunciato la sua intenzione di decidere "rapidamente sulla presenza di Cuba nella lista di paesi che sponsorizzano il terrorismo. Una lista, aveva sottolineato Castro, "dove il paese non sarebbe mai dovuto stare". La decisione è stata preso in seguito ad una revisione condotta dal dipartimento di Stato. “Il governo di Cuba non ha fornito alcun sostegno al terrorismo internazionale negli ultimi sei mesi e ha dato rassicurazioni che non sosterrà atti di terrorismo in futuro”, è il parere di Obama. Il Congresso ha adesso 45 giorni di tempo per esaminare l'indicazione di Obama prima che diventi effettiva.

Cuba è inserita tra i cosiddetti “Stati canaglia”, Paesi sponsor del terrorismo, dal primo marzo del 1982, assieme a nazioni come Siria, Sudan e l'Iran. Il passo ufficiale della Casa Bianca sbloccherebbe la riapertura delle rispettive ambasciate e si potrebbe così portare a termine il processo di riavvio delle relazioni diplomatiche interrotte definitivamente il 3 gennaio del 1961, quando su ordine del repubblicano Dwight Eisenhower venne chiusa l'ambasciata a L'Avana. “Guardiamo al futuro. Non sono interessato a combattere battaglie iniziate prima che nascessi. La Guerra fredda è finita da tempo”, aveva ricordato Obama al vertice delle Americhe.

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