Obama: “No all’intervento delle truppe di terra in Siria”
La strategia degli Stati Uniti in Siria non è destinata a subire modifiche rilevanti: a lasciarlo intendere è stato Barack Obama che, intervistato dalla BBC, ha escluso il dispiegamento di truppe di terra nel paese martoriato da una guerra civile cominciata cinque anni fa. Secondo il capo della Casa Bianca "gli sforzi militari da soli non possono risolvere i problemi del paese. Sarebbe un errore per gli Stati Uniti, o la Gran Bretagna… inviare truppe di terra e rovesciare il regime di Assad". Il presidente degli USA non ritiene che l'Isis possa essere sconfitto negli ultimi nove mesi del suo mandato. Obama è tuttavia convinto che "possiamo lentamente ridurre l'ambiente in cui opera". Secondo il leader statunitense la Siria si trova in una "situazione straziante di enorme complessità". E "non credo – ha detto – che ci siano soluzioni semplici".
Dopo la visita nel Regno Unito Obama si è recato ad Hannover per incontrare la cancelliera tedesca Angela Merkel all'inaugurazione della fiera industriale della città tedesca e partecipare ad un vertice dei leader europei su temi globali e di sicurezza. Quello di Obama è però anche l'inizio di una "passerella" che durerà fino al gennaio 2017, quando verrà eletto il suo successore alla Casa Bianca: il presidente statunitense dedicherà parte dei prossimi mesi a "salutare" i leader europei, molti dei quali hanno fortemente sostenuto i suoi due mandati ed avviato le trattative – in parte segrete – per il TTIP, il cosiddetto trattato di Libero Scambio tra Ue e Usa che sta facendo molto discutere.
Dopo la visita alla fiera di Hannover, una delle più importanti del mondo per quanto riguarda l'industria, Obama parteciperà ad un incontro che la Merkel ospiterà presso il castello Herrenhausen della città tedesca. Domani mattina, Obama e la cancelliera saranno presenti ad un vertice che comprende anche la partecipazione dei leader di Francia, Italia e Gran Bretagna.
