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Obama: “Farò tutto il possibile perché Hillary Clinton diventi presidente”

Dopo il malore dell’11 settembre, la candidata democratica Hillary Clinton è pronta a tornare in campagna elettorale già venerdì. A Philadelphia Barack Obama ha rinnovato il suo appoggio alla ex first lady: “Non potrei essere più orgoglioso”.
A cura di Susanna Picone
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Hillary Clinton è “una dura, che non molla e non potrei essere più orgoglioso del leader che abbiamo nominato per succedermi”: parola di Barack Obama, che da Philadelphia ha rinnovato in un comizio il suo appoggio alla candidata democratica alla Casa Bianca. “Farò il possibile affinché Hillary venga eletta prossimo presidente degli Stati Uniti”, ha detto ancora Obama nel corso del primo evento elettorale in cui è comparso da solo a sostegno della ex first lady che a novembre si confronterà col repubblicano Donald Trump. “Credo che non ci sia mai stato un uomo o una donna più qualificato di Hillary Clinton per essere presidente”, così ancora Obama ricordando di aver sfidato la candidata democratica e per questo di poter dire che è "una che non molla". Che non molla neppure dopo il malore dell’11 settembre che l’ha costretta ad abbondare la cerimonia in ricordo delle vittime degli attentati. Dopo pochi giorni di riposo, Clinton tornerà infatti già venerdì – secondo quanto riportano i media Usa – in campagna elettorale per un evento a Washington.

Clinton dopo il malore: "Ho perso l'equilibrio, ma ho subito superato il momento" – La stessa Clinton ha detto di stare meglio e ha affermato alla Cnn di non aver rivelato subito la diagnosi di polmonite in quanto non pensava “che sarebbe stato un grosso problema”. Ha inoltre detto di non aver mai perso conoscenza l’11 settembre: “Avevo un senso di vertigine e ho perso l'equilibrio per un minuto. Ma ho subito superato il momento. Appena ho potuto sedermi e bere un po' d'acqua, immediatamente ho cominciato a stare meglio”. “Ero molto coinvolta nella cerimonia al memoriale. L'11 settembre 2001 – ha ricordato ancora Hillary – ero senatrice per New York e quella data è molto particolare per me”. “Come chiunque non sia mai stato a casa ammalata, sono ansiosa di tornare al lavoro”, aveva rassicurato già nelle ore successive al malore la candidata alla Casa Bianca.

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