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Obama all’Onu: “Assad responsabile dell’uso dei gas, ora Siria rispetti impegni”

“È un insulto alla ragione umana suggerire che qualcun altro abbia portato avanti questo attacco”: così Barack Obama ha parlato durante l’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
A cura di Redazione
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Come vi abbiamo raccontato, la sessantottesima Assemblea Generale delle Nazioni Unite vede al centro del dibattito la complessa situazione in Siria. Mentre continua il lavoro diplomatico intorno al piano russo, è stato lo stesso Presidente degli Stati Uniti Barack Obama a riportare le sue preoccupazioni all'assemblea dei 193 Paesi. Il punto, secondo l'inquilino della Casa Bianca, è "costringere" il Governo di Damasco al rispetto degli impegni e la strada quasi obbligata sembra essere quello della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. In tal senso Obama è stato estremamente diretto, ricordando le responsabilità di Assad nella strage con armi chimiche perpetrata ai danni dei ribelli siriani: "È un insulto alla ragione umana suggerire che qualcun altro abbia portato avanti questo attacco. La comunità internazionale deve imporre un bando alle armi chimiche: è nell'interesse degli Stati Uniti e del mondo intero".

Non è mancato nel discorso di Obama anche un riferimento alle spinose questioni egiziane ed iraniane. Ma, mentre nel primo caso Obama rivendica la scelta della neutralità, riferendosi al Governo di Teheran Obama ricorda i passi in avanti compiuti dalla diplomazia nelle ultime settimane (mentre non è confermata l'ipotesi di un incontro con Rohani), anche se non nasconde che il percorso verso "il superamento delle divergenze" è necessariamente "lungo e complesso" e non può prescindere da passi concreti da parte iraniana.

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