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Obama a Cuba entro la fine di marzo: primo presidente Usa a L’Avana dopo quasi 90 anni

L’annuncio ufficiale atteso per oggi, è il passo definitivo dopo la fase di disgelo tra i due Paesi avvita dallo stesso Obama.
A cura di Antonio Palma
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AGGIORNAMENTO: Come anticipato dai media è arrivato l'annuncio ufficiale dello stesso Presidente Usa. "Quattordici mesi fa ho annunciato che avremmo iniziato la normalizzazione delle relazioni con Cuba e abbiamo già fatto progressi significativi. Ora la nostra bandiera sventola sopra la nostra Ambasciata a L'Avana e sempre più statunitensi vanno in viaggio a Cuba in un numero maggiore di qualsiasi altro momento degli ultimi 50 anni" ha scritto su twitter Obama, aggiungendo: "Abbiamo ancora divergenze con il governo cubano che io non mancherò di sottolienare personalmente perché gli Usa saranno sempre per i diritti umani in tutto il mondo". "Il mese prossimo, sarò in viaggio a Cuba per far avanzare i nostri progressi e gli sforzi che possono migliorare la vita del popolo cubano" ha concluso Obama.

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è pronto a fare uno storico annuncio: la sua visita ufficiale a Cuba entro la fine di marzo. Lo ha rivelato a sorpresa l'emittente statunitense Abc News citando fonti dell’amministrazione di Washington. Secondo la Abc, il viaggio è in programma entro la fine di marzo, forse tra il 21 e il 22 marzo, cioè prima della prevista tappa di Obama in Argentina. L'annuncio ufficiale, sempre secondo le stesse fonti, dovrebbe arrivare entro oggi direttamente dalla Casa Bianca con i dettagli della storica visita. Anche se è stato lo stesso Obama a volere un riavvicinamento tra i due Paesi, dopo un embargo durato decenni, e la notizia era attesa, resta comunque un evento straordinario visto che sarà il primo presidente Usa a L'Avana dopo quasi novanta anni.

Come racconta la stampa Usa, infatti, l'ultimo presidente a stelle e strisce a mettere piede sull'Isola caraibica fu Calvin Coolidge che nel 1928 fu ricevuto dall'allora presidente cubano Gerardo Machado. All'epoca Coolidge dovette viaggiare in treno da Washington al sud della Florida e poi imbarcarsi su una corazzata che attraccò il giorno dopo al porto dell'Avana. I rapporti tra i due Paesi rimasero molto stretti fino all'entrata in scena di Fidel Castro e l'avvicinamento all'Unione Sovietica.

Obama non ha mai nascosto tra i suoi sogni quello di un viaggio a Cuba come presidente e per questo ha avviato quella fase di disgelo iniziata alla fine del 2014 col leader cubano Raul Castro con la famosa stretta di mano alla cerimonia in memoria di Nelson Mandela, a Pretroria. I due paesi hanno già riaperto le rispettive ambasciate nell'estate del 2015, dopo più di 50 anni di rottura diplomatica, e pochi giorni fa è entrato anche in vigore l'accordo che ripristina i voli commerciali tra Usa e Cuba.

La notizia è stata accolta con prevedibile malcontento tra i Repubblicani impegnati nelle primarie per le presidenziali Usa 2016. Ted Cruz, che si è detto “addolorato” per la notizia, ha spiegato che “una visita a Cuba è qualcosa che non vorrei fare fintanto che Castro è al potere" , sottolineando però che la scelta di Obama non lo ha sorpreso. "Se io fossi presidente non prenderei in considerazione un viaggio del genere, perché Cuba non è libera. A un anno e due mesi dalle aperture a Cuba, il governo cubano resta repressivo come sempre. Una dittatura", ha commentato invece il candidato repubblicano alle presidenziali 2016, Marco Rubio, di origini cubane.

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