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Nuti (M5S) senza freni: “Disonesti, vi manderemo a casa in nome di quelli che avete ucciso”

Durissima dichiarazione di voto del capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera sulla fiducia al Governo Letta: “Vi manderemo a casa costi quel che costi”.
A cura di Redazione
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"Presidente Letta, lei è tornato a prenderci in giro, ha la faccia come il bronzo. E malgrado ciò si premette anche di offendere l'unica forza politica che nel bene e nel male quello che aveva detto poi lo ha fatto". Comincia in questo modo il passaggio centrale del lungo intervento di Riccardo Nuti, capogruppo alla Camera dei deputati del Movimento 5 Stelle, nel giorno del voto di fiducia sul Governo Letta. Un discorso durissimo come di consueto, ma che stavolta ha provocato ben più di una reazione stizzita da parte degli altri parlamentari (non solo di quelli che sostengono la maggioranza) e accuse anche al vicepresidente di turno, il grillino Luigi Di Maio. Nuti in effetti, dopo la critica all'operato del Governo, ha ribadito sostanzialmente quanto scritto nelle ultime ore, ricordando le "frequentazioni" di Davide Faraone, appena nominato membro della segreteria del Partito Democratico da Matteo Renzi: "Andava in casa di Agostino Pizzuto nel marzo 2008 per un accordo di sostegno elettorale. Pizzuto deteneva l' arsenale del clan San Lorenzo-Resuttana di Palermo, è un condannato a 8 anni per mafia ed estorsione e a 10 anni per detenzione di armi". Dopo poco arriverà anche la risposta di Faraone:

Poi l'affondo sulla legge elettorale ("Siamo gli unici titolati a scriverla, la legge dei Sindaci non funziona e Renzi dovrebbe sapere che il Parlamento non è un consiglio comunale, anche se viene sempre scavalcato dai decreti"), sulle province ("Noi vogliamo realmente abolirle e per coerenza non ci siamo mai nemmeno candidati", in realtà non è così, ndr), su De Luca ("Voglio vedere se lo butterete fuori"), per chiudere con una raffica di insulti verso gli altri parlamentari. "Non vi dirò vergogna perché non mi aspetto proviate vergogna, perché questa la provano cittadini onesti e qui ne vedo pochi", ha continuato infatti Nuti, per chiudere: "Vi faremo sparire, costi quel che costi, in nome di tutti quelli che avete ucciso in questi anni". Dai banchi ovviamente proteste e urla, con Rosato e Milella che chiedono la parola per replicare e per invitare il vicepresidente Di Maio a tutelare l'onorabilità dei deputati. E ovviamente su twitter i commenti sono di tenore diverso:

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