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Nuovo record di caldo ad aprile, il 2016 sarà con certezza l’anno più torrido di sempre

Il mese scorso è stato l’aprile più caldo dal 1880: si tratta del settimo mese in assoluto, nonché consecutivo, in cui la temperatura della superficie terrestre ha superato di più di un grado la media.
A cura di Susanna Picone
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Ancora un record per il termometro della Terra. Il mese scorso è stato l'aprile più caldo dal 1880, cioè da quando si ha disponibilità di dati. Stando a quanto fa sapere la Nasa, la temperatura globale si è attestata a 1,11 gradi sopra la media. Si tratta del settimo mese in assoluto, nonché consecutivo, in cui la temperatura della superficie terrestre ha superato di più di un grado la media. Oltre a gennaio (1,11 gradi), febbraio (1,33) e marzo 2016 (1,29), è accaduto in ottobre (+1.07 gradi), novembre (+1.01) e dicembre 2015 (+1,10). Dunque, considerate le temperature dei primi quattro mesi dell'anno sembra già probabile che il 2016 toglierà al 2015 il primato di anno più caldo mai registrato sul Pianeta.

Il 2016 nuovo anno record – Secondo Gavin Schmidt della Nasa, che ha commentato via Twitter i nuovi dati, “con l'aggiornamento di aprile c'è oltre il 99% di possibilità che il 2016 sia un nuovo anno record”. “Se queste temperature sono in parte causate dal fenomeno del Nino – spiega il Guardian – gli scienziati sottolineano che il fattore determinante è il riscaldamento globale dovuto all'effetto serra”.

Gli ultimi dati mettono in dubbio l'obiettivo fissato dalla COP21 di Parigi – “I climatologi lanciano avvertimenti almeno dagli anni Ottanta. Ed è tutto ormai assolutamente scontato dal 2000 in poi. Quindi perché sorprendersi?”, è come ha commentato invece Andy Pitman, direttore dell'Arc Centre of Excellence for Climate System Science dell'Università australiana del New South Wales. Secondo l’esperto gli ultimi dati mettono in serio dubbio l'obiettivo fissato dalla Cop21 di Parigi: “L'obiettivo di 1.5 gradi è solo un pio desiderio. Non so neppure se riusciremo a raggiungere 1.5 gradi se anche si bloccassero oggi stesso tutte le emissioni. C'è una forte inerzia nel sistema”.

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