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Nuova strage in Siria: bombe su una stazione di servizio, decine di vittime

L’esercito di Assad ha bombardato una stazione di benzina nella provincia siriana di Al Raqqa: provvisorio il bilancio delle vittime con i ribelli che ne denunciano almeno 150, tra cui molte donne e bambini.
A cura di Susanna Picone
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L’esercito di Assad ha bombardato una stazione di benzina nella provincia siriana di Al Raqqa: provvisorio il bilancio delle vittime con i ribelli che ne denunciano almeno 150, tra cui molte donne e bambini.

È di nuovo massacro in Siria, dove in queste ultime ore gli aerei del regime hanno sganciato bombe sui civili provocando la morte di decine e decine di persone. I numeri sono provvisori ma i ribelli in guerra contro Assad denunciano già oltre 150 vittime. Le bombe di Assad hanno colpito una stazione di servizio per il rifornimento di carburante nella provincia settentrionale di al-Raqqa, l’esplosione ha provocato il massacro. Questo è quanto riferito dai Comitati di coordinamento locale, citati dalla tv satellitare al-Arabiya. Oltre alle vittime ci sono anche numerosi feriti. Alcune fonti mediche hanno riferito che sono finiti in ospedale almeno una sessantina di cadaveri, molti dei quali erano donne e bambini, circa 80 invece i feriti soccorsi, alcuni gravissimi. Nei pressi della stazione di benzina, da quanto hanno dichiarato i testimoni, c’erano almeno 200 persone e come riporta l’Ansa non è chiaro perché in così tanti civili si trovassero in quel momento in quel luogo. Le prime immagini riprese dai presenti mostrano il fumo denso che ha avvolto il piazzale, numerose le carcasse di auto e pulmini colpiti.

Sale di giorno in giorno il bilancio delle vittime di questa guerra – La televisione di Stato, invece, ha riportato stamane la notizia di un elicottero militare del regime precipitato a Duma, a nord-est di Damasco. Non è chiaro, nemmeno in questo caso, se l’elicottero sia stato abbattuto dai ribelli (che negli ultimi tempi hanno più volte rivendicato l’abbattimento di alcuni velivoli di Assad) oppure se sia precipitato per altre cause. Una successiva agenzia ha anche specificato che il velivolo aveva toccato un aereo con 200 persone a bordo che però è poi atterrato senza problemi. Tutto questo mentre proseguono senza sosta gli scontri a terra, con il regime siriano che ha anche ammesso di aver ucciso oltre 100 combattenti afghani in un’operazione eseguita nella provincia di Aleppo. Secondo l’agenzia Sana, poi, altre 100 persone, definite “terroristi”, sono stati circondati dalle forze di sicurezza nel campo profughi palestinese di Yarmouk. La guerra va ormai avanti da 18 mesi, la conta delle vittime sale ogni giorno e, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, ha raggiunto quota 29mila.

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