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Nucleare: il governo fa marcia indietro

L’esecutivo ha inserito nella moratoria già prevista nel decreto legge omnibus l’abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione di impianti nucleari nel Paese. Al referendum di giugno potremmo quindi non trovare il quesito sul nucleare.
A cura di Alfonso Biondi
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Ministro dell'economia

Si materializza sempre più la possibilità di non trovare il quesito riguardante il nucleare al referendum di giugno. Il quesito referendario riguardante l'abrogazione della legge con cui si apriva la strada al ritorno dell'energia nucleare in Italia potrebbe infatti decadere a seguito dell'ultima decisione del governo. L'esecutivo ha inserito nella moratoria già prevista nel decreto legge omnibus, e che si trova all'esame di Palazzo Madama, l'abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione di impianti nucleari nel Paese.

L'orientamento del governo conferma quindi quanto dichiarato dal Ministro dell'Economia Giulio Tremonti nelle sue ultime apparizioni. Tremonti s'era infatti mostrato molto scettico sulla possibilità di investire cospicue somme di denaro nell'energia nucleare, dichiarandosi molto più favorevole a fare investimenti pubblici nel campo delle energie alternative che, a suo dire, risponderebbero meglio al reale interesse pubblico.

La decisione del governo potrebbe quindi mettere la parola fine alla controversa questione del nucleare in Italia. La maggior parte dei governatori delle regioni interessate aveva già fatto sapere di non voler ospitare centrali nelle proprie regioni e non erano mancate neanche le proteste degli ambientalisti.

La polemica su quanto voluto dal governo, però, divampa. Anche perché nel referendum di giugno oltre al quesito sul nucleare c'è anche quello sul legittimo impedimento che riguarda molto da vicino il Presidente del Consiglio Berlusconi. E su questo punto batte con con forza il leader dell'Idv Antonio di Pietro, secondo cui il governo "teme che il referendum sul nucleare trascini con sé anche quello, ben più temuto dal premier, sul legittimo impedimento".

Il governo potrebbe quindi aver accantonato momentaneamente il nucleare per essere sicuro che al referendum non venga raggiunto il quorum. Dopo la catastrofe nucleare che sta affrontando il Giappone a seguito del terremoto dell'11 marzo, infatti, gli ultimi sondaggi lasciavano intravedere la possibilità che il quorum potesse essere effetivamente raggiunto. Per il leader del Pd Pier Luigi Bersani il comportamento dell'esecutivo sulla questione è visibilmente contraddittorio: "E' una vittoria nostra e di chi, ben prima del Giappone, ha messo in luce l'assurdità del piano del governo".

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