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Nove stanze di albergo per la scorta di Fini, il ministro Cancellieri chiede chiarimenti

Il ministro Cancellieri richiede una relazione approfondita sulla scorta del presidente della Camera dopo l’articolo di Libero in cui viene rivelato come gli uomini addetti alla sicurezza di Gianfranco Fini alloggerebbero in un albergo a spese dello Stato. Nelle ultime cinque estati, calcola il quotidiano, il costo del soggiorno si aggirerebbe sui 220 mila euro.
A cura di Alessio Viscardi
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Gianfranco Fini

Una relazione sul sistema di sicurezza previsto per il presidente della Camera, Gianfranco Fini, è la richiesta avanzata dal ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, al capo della polizia Antonio Manganelli. Una relazione "approfondita" in risposta all'articolo di stampa comparso sul quotidiano Libero, secondo il quale la terza carica dello Stato avrebbe prenotato nove stanze d'albergo -a carico delle finanze pubbliche- a Orbetello per gli uomini che si occupano della sua sicurezza.

Fini annuncia che sporgerà querela contro il quotidiano Libero, ribadendo che la scorta gli è stata affidata proprio dal Ministero degli Interni: "Dal giorno in cui sono stato eletto Presidente della Camera ad oggi non ho mai chiesto, né tanto meno ho mai usufruito di servizi diversi, e men che meno privilegiati e di favore". Il presidente della Camera afferma che la sua scorta è lecita "come accade per tutte le cariche istituzionali e politiche per cui si ritengono necessarie misure di tutela e sicurezza".

Libero aveva scritto – in un articolo a firma Massimo Malpica – che il presidente Fini da cinque anni passa le proprie vacanze in una villa di Orbetello "presidiata 24 ore al giorno dalla scorta assegnata all’ex presidente di An, anche se lo stakanovista Fi­ni passa più tempo a Roma che sulla costa maremmana".

"Il problema, sollevato ieri da Libero , è che le guardie del corpo responsabili della sicurez­za del presidente e della sua magione, nove in tutto, non fanno la spola tra Roma e Anse­donia. Ma alloggiano tutte insieme in un gra­zioso albergo tre stelle nel centro storico di Orbetello, tutti in stanze singole, dall’inizio di luglio alla fine di agosto".

Libero fa anche i conti in tasca allo Stato, pubblicando il costo totale di queste presunte prenotazioni:

"80 euro a te­sta e a pernottamento, rispetto a una tariffa standard,per l’alta stagione,di 120 euro per una camera standard. Ma lo sconto-fedeltà non rende la spesa complessiva meno visto­sa. La squadra dei nove poliziotti parcheg­giati nel piccolo relais costa 720 euro al gior­no, soldi che moltiplicati per i 62 giorni di lu­glio e agosto, e poi ancora per le cinque cal­de estati in cui hanno guardato le spalle al lo­ro protetto Fini ( sempre che il numero degli uomini di scorta sia rimasto lo stesso in que­sto lustro), fanno una somma non trascura­bile, oltre 220mila euro. Per capirci, una ci­fra almeno dieci volte superiore rispetto a quanto sarebbe costato di benzina far viag­giare un’auto avanti e dietro sui 130 chilo­metri di strada tra Roma e Ansedonia ogni giorno nei due mesi estivi dal 2008 a oggi".

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