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Non vuole toccare la carne perché vegetariana: “Non mi hanno rinnovato il contratto”

Il caso di Alice Blandini, 33 anni, da venti vegetariana. La giovane afferma di aver perso il lavoro in un supermercato, dopo essere stata spostata nel reparto gastronomia in un supermercato della Coop: “Quando ho visto la testa del maiale, mi veniva da vomitare”. Ma l’azienda replica: “Non l’abbiamo discriminata”.
A cura di Biagio Chiariello
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 "Sono stata discriminata perché vegetariana. Ora non ho più un lavoro solo per aver chiesto di non lavorare al reparto gastronomia, visto che stare a contatto con gli animali morti mi faceva soffrire. Per tutta risposta il supermercato non mi ha rinnovato il contratto". Sta facendo discutere il caso di Alice Blandini, 33enne palermitana, trapiantata a Bologna, che ha deciso di rivolgersi alla Filcam-Cgil per tentare di trovare una soluzione al suo problema. La questione, stando al suo racconto, è semplice: lei è vegetariana, non vuole toccare la carne e il pesce. Dopo 8 mesi di lavoro con contratti a tempo all’Ipercoop, "senza mai un giorno di malattia e sempre con il massimo impegno”, viene assegnata al reparto gastronomia; accetta,  ma immediatamente si accorge che quello non è il posto che fa per lei: “sono scoppiata a piangere al pensiero di dovere stare a contatto con animali morti. Sono vegetariana da quasi 20 anni e faccio volontariato da otto" spiega. “Quando ho visto la testa del maiale nel bancone dei salumi, mi sono sentita veramente male” aggiunge Alice. E così ha chiesto di lavorare, come aveva fatto fino a quel momento, in altri reparti del supermercato. Ma il direttore “mi ha detto che la cosa era limitativa per l’azienda e dal 31 sono a casa. Non so se farò causa, non mi posso permettere un legale, ma non è giusto".

Coop Alleanza 3.0 replica così : "Non si tratta certamente di un episodio di discriminazione, per cui chiunque – se ritiene di esserne stato vittima – può, giustamente e legittimamente, rivolgersi alla magistratura. Noi non entriamo nel merito né prendiamo posizione sulle scelte libere e personali dei nostri lavoratori, come quella, appunto, di essere vegetariani, per motivi etici o di salute, ma anzi crediamo e ci impegniamo per il loro rispetto e per la loro tutela". E in merito all’’accusa di discriminazione, l’azienda evidenzia come sia "del tutto impropria e priva e fondamento, a meno che – sovvertendo completamente la logica del discorso – non si intenda discriminante offrire un’opportunità di lavoro. Il mancato rinnovo del contratto è legato infatti all’incompatibilità tra le posizioni attualmente disponibili nel negozio, come quella al reparto gastronomia, e le richieste della stessa Blandini, che dichiara di non voler ricoprire questo tipo di mansione”. La Coop assicura comunque di essersi "attivata per segnalare la signora Blandini per eventuali nuove posizioni in linea con le sue richieste".

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