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“Non staccate la spina a mio figlio”, prende in ostaggio i medici e il giovane si rianima

La storia di un 59enne statunitense che si presentò con la pistola in un ospedale del Texas dove il figlio era in coma, dopo due settimane il figlio si risvegliò.
A cura di A. P.
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"Se sono qui adesso è solo grazie a mio padre", così il 27enne George Pickering III, uno ragazzo del Texas negli Stati Uniti, sintetizza l'incredibile avventura di cui è stato protagonista insieme al genitore alcun mesi fa. Il giovane era ricoverato in coma in un ospedale di Houston, il Tomball Regional Medical Center, a seguito di un ictus. Dopo settimane di ricoveri i medici avevano stabilito la sua morte cerebrale chiedendo ai familiari di poter staccare la spina e terminare lentamente le operazioni che lo tenevano in vita. La madre del ragazzo e i fratelli avevano accettato e George era già entrato nel registro dei donatori di organi quando il padre, deciso a tutto per non permettere che gli fosse staccata la spina, si presentò in ospedale armato di pistola.

L'uomo , il 59enne George Pickering II, si barricò nella stanza minacciando con l'arma i medici e tenendoli sotto tiro per ore durante le quali la polizia cercò in vari modi di farlo ragionare. Alla fine l'uomo si decise a lasciare la pistola solo dopo tre ore consegnandola all'altro figlio ma non perché convinto ma perché aveva sentito che il 27enne in coma gli aveva stretto la mano diverse volte durante la fase di tensione con gli agenti. L'uomo venne arrestato con l'accusa di aggressione aggravata dall'uso di un'arma mortale, ma riuscì nel suo scopo perché gli altri familiari non diedero il consenso a staccare la spina e dopo due settimane il figlio 27enne si è risvegliato.

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