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“Non siamo morti”, gli sms dall’interno della nave sudcoreana affondata

Alcuni parenti di dispersi raccontano di sms arrivati dalla nave affondata, ma l’autenticità dei messaggi non è stata ancora verificata.
A cura di Antonio Palma
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È giallo su alcuni sms che sarebbero giunti dai telefoni di alcuni ragazzi intrappolati all'interno della nave sudcoreana affondata mercoledì mattina al largo della costa meridionale del Paese asiatico causando almeno nove morti oltre a centinaia di dispersi. Il primo a parlare di messaggini ricevuti dai ragazzi intrappolati all'interno del traghetto era stato uno dei genitori di un disperso che però poi ha ritrattato spiegando di averlo sentito da altri genitori. Di altri messaggi provenienti dall'interno della nave parla anche il Wall Street Journal che racconta di sms inviati da alcuni studenti intrappolati nella parte sommersa della nave, probabilmente in zone con una sacca d'aria. I messaggi racconterebbero quello che stanno vivendo alcuni superstiti ancora a bordo della nave affondata. "Non sono morto" dice uno dei messaggi, "Per favore fate sapere che ci sono persone vive all'interno della nave", si legge su un altro sms, la cui autenticità però non è stata ancora verificata.

Per fare chiarezza le autorità sudcoreane stanno svolgendo indagini informatiche per capire quanto ci sia di vero in tutto ciò, e se effettivamente sms siano partiti dalla nave dopo l'affondamento. La circostanza infatti potrebbe essere solo il frutto della speranza dei parenti dei dispersi ancora in attesa, incoraggiata da episodi reali di ragazzi che hanno inviato messaggi ma prima dell'affondamento completo della nave. In uno di questi in effetti un ragazzo aveva risposto al padre, che gli consigliava di uscire subito, raccontandogli il caos che si viveva all'interno. "So che i salvataggi sono in corso, ma cerca di uscire fuori se riesci" aveva scritto il genitore a cui il ragazzo aveva risposto "Papà, non posso uscire. Il corridoio è strapieno di ragazzi, ed è troppo inclinato, non preoccuparti, ho un salvagente e siamo tutti raggruppati assieme". Intanto le operazioni di soccorso continuano e i sommozzatori sono al lavoro per perlustrare la zona, anche se nessuno riesce ad entrare all'interno della parte sommersa a causa delle violente correnti e della visibilità molto ridotta.

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