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Non andrà come voleva Eco, per 16 milioni Giunti compra il marchio Bompiani

L’editore toscano acquisisce il marchio Bompiani che, nell’affare Mondazzoli, l’antitrust aveva imposto di cedere insieme al marchio Marsilio.
A cura di Redazione Cultura
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Uno dei marchi storici dell'editoria italiana, Bompiani, finisce tra le braccia di Giunti che accoglie l'editore storico de "Il nome de la rosa" con "l'impegno di mantenere e sviluppare ulteriormente questo marchio così importante per i suoi lettori, cui portiamo un grandissimo rispetto" come ha dichiarato il presidente del gruppo fiorentino, Sergio Giunti.

L'editore fiorentino, che negli ultimi tempi ha sostenuto importanti investimenti e promosso un catalogo ulteriormente significativo nel settore della narrativa, ha quindi aggiunto al suo arco la presenza di un marchio storico acquisito per la cifra di 16,5 milioni di euro. L'arrivo dell'editor Antonio Franchini dalla Mondadori e del suo staff, oltre alla pubblicazione di importanti e riconosciuti titoli di narrativa, pongono oggi Giunti nella condizione di essere uno degli editori più appetibili per gli scritto di qualità. L'aggiunta della freccia Bompiani al proprio arco non potrà, dunque, che consolidare questa situazione.

Anche se in questo modo non andrà a finire come sperato dallo stesso Umberto Eco, il quale prima di morire lasciò Bompiani con Elisabetta Sgarbi e altre figure storiche della Bompiani che, in seguito alla fusione tra Mondadori e Rizzoli libri, se ne andò per fondare La nave di Teseo, sperando di riunire lì il catalogo nella sua nuova avventura editoriale. Ma la cessione di Bompiani, che Giunti ha acquistato per una cifra poco al di sotto di diciassette milioni di euro, era stata imposta dall'Antitrust a Mondadori, insieme alla dismissione di Marsilio e al rispetto di altre nove misure per favorire la concorrenza, come condizione per l'ok alla creazione del colosso nato dall'acquisizione di Rcs Libri da parte di Mondadori Libri.

Un’altra tappa nella prestigiosa storia della Bompiani. La casa editrice milanese fondata nel 1929 — alla quale hanno collaborato nel tempo personalità come Cesare Zavattini, Antonio Banfi,  — passa ai fiorentini di Giunti. Già protagonista nel settore ragazzi, nella scolastica, nella manualistica, l’editore toscano rileva la Bompiani da Mondadori per 16,5 milioni di euro. «Si conferma e cresce il nostro interesse per la narrativa», commenta Sergio Giunti, presidente del gruppo.

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