Le nomine non convincono Piazza Affari che apre in rosso
Le nomine dei dirigenti delle società a partecipazione pubblica annunciate ieri dal governo Renzi non sembrano aver convinto pienamente i mercati finanziari. Nonostante la prudenza dell'Esecutivo, che aveva preferito annunciare i nomi dei nuovi vertici a mercati chiusi proprio per evitare possibili scossoni alle società interessate, Piazza Affari questa mattina ha aperto comunque in rosso. Tutte in rosso hanno aperto anche le società pubbliche interessate da Eni a Enel, da Finmeccanica a Terna. La più colpita pare Finmeccanica che perde quasi un punto e mezzo, ma anche Eni perde oltre un punto percentuale in apertura. Sono proprio le vendite di questi titoli che questa mattina stanno trascinando al ribasso il listino milanese. L'indice FTSE MIB, dopo un avvio stabile in leggero calo, quindi ha iniziato a perdere punti anche se per il momento tiene anche grazie alla buona performance di Wall Street, dove il Dow Jones è tornato a salire, e di Tokyo, dove l'indice Nikkei ha messo fine a un serie negativa durata sei sedute.
La rivoluzione ai vertici delle società partecipate dal Tesoro quindi per ora non ha incontrato i favori del mercato, anche se resta da vedere come proseguirà l'andamento dei titoli nel corso della giornata. Sempre stabile invece intorno ai 165 punti base lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi. Contrastate infine le altre borse europee che si muovono tra pochi decimi sopra lo zero a pochi decimi sotto la parità. In Europa infatti gli investitori sono più prudenti anche perché c'è attesa per i dati macroeconomici di giornata con la bilancia commerciale dell'Eurozona e l'indice sulla fiducia di imprese e consumatori.
