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Nodo Quirinale: tra Marini, Rodotà e Bonino spunta Romano Prodi

Fumata nera per Marini. La convulsa giornata politica e gli scenari possibili, visti dai commenti dei protagonisti.
A cura di Gaia Bozza
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Niente dimissioni di Bersani. A parlare, tono della voce  un po' cupo, è Andrea Orlando (AUDIO), portavoce nazionale del Partito democratico, che a Fanpage.it dice: "Non è il momento delle dimissioni per il segretario. Ora la priorità è tenere unita la coalizione e provare a spiegare le scelte ai nostri elettori". E, sulle proteste della base, che ha bruciato tessere e occupato sedi gridando all'inciucio per la proposta di Franco Marini al Quirinale, candidato condiviso con il Pdl: "Contestazioni ce ne saranno sempre, per il nostro rapporto con il Pdl, ci saranno con qualsiasi altro candidato".

La spaccatura c'è (e si vede). La conferma arriva da Ivan Scalfarotto (AUDIO), deputato di corrente "renziana" del Pd, che non fa mistero della frattura nel partito ma afferma che dovrà essere il segretario a trarre le sue conclusioni. Nel merito, per Scalfarotto "bene Rodotà ma non condivido il metodo dei grillini – continua – Ora bisogna trovare un altro nome, io voterei Emma Bonino".

"C'è stato un tentativo di fare un'intesa larga tra le principali forze politiche in parlamento ma non è riuscito, perché sono mancati molti voti". E' politically correct il commento di Chiara Geloni (AUDIO) , direttrice di Youdem ed esponente del Partito democratico. Ma sul niet a Rodotà è piuttosto categorica: "Io credo che Rodotà sia una persona di grande rispettabilità e competenza – premette – Ma è una candidatura maturata in condizioni inaccettabili, scelto con una consultazione non trasparente e da una forza che non ha i numeri per eleggerlo da solo, imposto con una formula quasi ricattatoria. E' abbastanza inaccettabile questa candidatura,  per il modo in cui viene posta".

Per Roberto Fico (AUDIO), parlamentare del Movimento 5 Stelle, "non c'è un solo motivo al mondo per cui il Pd non dovrebbe votare Rodotà –  Noi vorremmo un Presidente della Repubblica che rispecchi tutto il paese e Stefano Rodotà è il nome giusto. Non abbiamo un altro nome". Fico smentisce anche alcuni media, che gli avrebbero attribuito un'apertura a Romano Prodi. Nome lasciato intravedere in seconda battuta, però, da Roberta Lombardi (VIDEO), capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle: "Il nostro candidato è Rodotà – precisa ai microfoni di Fanpage.it – Ma se salta, già avere Prodi sarebbe gran cosa".

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