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Nizza, rientrate le salme di quattro vittime italiane: ad accoglierle Mattarella

Atterrati a Malpensa i feretri dei quattro lombardi uccisi a Nizza. Si tratta di Angelo D’Agostino, Gianna Muset, Mario Casati e Maria Grazia Ascoli.
A cura di Susanna Picone
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È arrivato nel pomeriggio all’aeroporto di Malpensa l’aereo militare con le salme di quattro delle vittime italiane della strage di Nizza del 14 luglio. Sono tornati in Italia i corpi dei coniugi di Voghera Angelo D’Agostino e Gianna Muset e quelli dei loro amici Mario Casati e Maria Grazia Ascoli. Non ci sono sull’aereo arrivato all’aeroporto milanese il feretro di Carla Gaveglio, la donna di Piasco (Cuneo) che il marito ha cercato per giorni dopo aver ritrovato la figlia quattordicenne ferita, né il giovane italo-americano Nicolas Leslie. Ad accogliere le salme a Malpensa è arrivato tra gli altri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che già prima dell’arrivo dell’aereo si è trattenuto con i familiari delle vittime in una saletta dell'aeroscalo in maniera privata e separata. Ci sono inoltre il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni e il sindaco della città di Milano, Giuseppe Sala, che ha fatto sapere che il giorno in cui ci saranno i funerali delle due vittime milanesi dichiarerà il lutto cittadino. Prima che le salme dei quattro italiani lasciassero Nizza il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Amendola ha depositato una corona di fiori sulla Promenade des Anglais.

Quindici feriti tra la vita e la morte – Complessivamente sono 84 le persone uccise nella città francese il 14 luglio scorso. A Nizza ci sono ancora quattro nostri connazionali rimasti feriti e tra i feriti, secondo quanto ha reso noto lo stesso presidente francese Francois Hollande, almeno quindici lottano ancora tra la vita e la morte. Dopo il massacro del 14 luglio “la rabbia è legittima ma non può degenerare nell'odio e nel sospetto”, ha detto Hollande ribadendo che “nulla ci farà cedere” davanti al terrorismo. Intanto l'Assemblea nazionale francese ha approvato, come previsto, l'estensione per sei mesi dello stato di emergenza, a seguito dell'attentato e a causa dell'elevata minaccia terroristica nel Paese.

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