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Nizza, Le Parisien: “Funzionaria che ha accusato il governo criticava Valls su Facebook”

Sandra Bertin, la responsabile della videosorveglianza di Nizza che ha accusato il governo di averla indotta a mentire sul dispositivo di sicurezza dispiegato sulla Promenade des Anglais nella sera dell’attentato, ha chiuso i suoi profili di Facebook e Twitter.
A cura di Susanna Picone
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Nizza, il capo della videosorveglianza Sandra Bertin a una commemorazione delle vittime
Nizza, il capo della videosorveglianza Sandra Bertin a una commemorazione delle vittime

Non accennano a placarsi in Francia le polemiche dopo la strage di Nizza riguardo le misure di sicurezza predisposte per le celebrazioni del 14 luglio. Il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, ha smentito le “gravi accuse” e ha annunciato una querela per diffamazione nei confronti della funzionaria che la sera dell'attentato era incaricata della videosorveglianza sulla Promenade des Anglais. L'agente della Polizia municipale di Nizza Sandra Bertin aveva denunciato di aver ricevuto pressioni da parte del ministero perché modificasse il suo rapporto sul dispositivo di sicurezza predisposto la sera dell’attentato. Bertin in particolare ha dichiarato di aver ricevuto, subito dopo il massacro, la visita di un commissario della Polizia nazionale che si è presentato come inviato dal gabinetto del ministro Cazeneuve e di aver poi ricevuto numerosissime telefonate dallo stesso ministero: avrebbero voluto convincerla a modificare il suo rapporto.

Numerosi post in cui criticava il governo – Ora Sandra Bertin, secondo quanto rivela il quotidiano Le Parisien, avrebbe chiuso i suoi account su Facebook e Twitter. La donna, stando a quanto scrive il quotidiano francese, dietro allo pseudonimo di Sandra Tardeil aveva pubblicato numerosi post sui due social in cui criticava il governo di Valls e militava chiaramente per Christian Estrosi, l'ex sindaco di Nizza oggi presidente della regione Provence-Alpes-Cote d'Azur il quale, dopo la strage, ha per primo tuonato contro le falle dell’esecutivo. Manuel Valls, da parte sua, parlando con BfmTv e RMC, ha detto che la polemica sulle presunte falle della sicurezza è “una polemica puramente politica che mira a destabilizzare il governo”. Valls ha detto anche che “è necessario che tutto questo si fermi, la giustizia deve lavorare con calma” per “andare fino in fondo” e raggiungere “la verità”.

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