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Nigeria, nuova strage di Boko Haram in una stazione bus a Yola: almeno 30 morti

Fonti di polizia parlano di decine di morti e feriti, nella città nel nord-est del paese. Secondo Amnesty International, sarebbero ad oggi non meno di 17 mila le vittime della guerriglia dell’organizzazione terroristica che insanguina le strade del paese africano.
A cura di Biagio Chiariello
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Una forte esplosione è avvenuta ieri in una stazione di pullman nei pressi di un mercato nella città di Yola, nel nord-est della Nigeria. Si tratterebbe, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Reuters e da fonti vicine alla Croce Rossa, di una bomba. Fonti di polizia parlano di decine di morti e feriti e hanno attribuito l’attentato ai fondamentalisti islamici Boko Haram, anche se per ora non è arrivata alcuna rivendicazione. Testimoni affermano di aver contato fino a otto ambulanze arrivate sul posto per trasportare i feriti in ospedale. Fonti sanitarie parlano di oltre 30 persone portate in ospedale senza precisare il numero dei morti e dei feriti. "La zona vicino al mio negozio era coperta di cadaveri. Ho aiutato a caricare 32 corpi in cinque veicoli", ha raccontato il testimone Alhaji Ahmed, che possiede un negozio nel mercato.

Yola è già stata teatro di precedenti azioni da parte di Boko Haram. Nella città qualche giorno fa era stato il presidente del paese, Muhammadu Buhari, dichiarando che l’organizzazione terroristica era ormai vicina alla sconfitta. Secondo Amnesty International, sarebbero ad oggi non meno di 17 mila le vittime della guerriglia di Boko Haram, che avrebbe costretto un milione e mezzo di persone a lasciare le loro case. Si tratta del “gruppo terrorista che nel 2014 ha causato più morti”: 6.644 persone contro i 6.073 dell’Isis. Il dichiarato obiettivo delle milizie di Boko Haram è la creazione di uno stato islamico nelle province dove avvengono le azioni militari, appunto nella zona nord est della Nigeria.

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