2.025 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“Nessuno mi crede”, 16enne si impicca in casa dopo aver denunciato violenza sessuale

La ragazzina britannica trovata morta nella sua cameretta a Cardiff, in Galles. Si era convinta che nessuno credeva alle sue affermazioni.
A cura di A. P.
2.025 CONDIVISIONI
Immagine

Si è impiccata in casa nella sua cameretta dopo aver denunciato di aver subito una violenza sessuale convincendosi che nessuno la credeva. È quanto hanno scoperto gli inquirenti britannici nell'inchiesta sulla drammatica morte di una 16enne britannica, Emily Stickells, ritrovata senza vita lo scorso maggio nella sua casa di Cardiff, in Galles. Il presunto assalto sessuale era stato denunciato diversi mesi prima del tragico evento, ma la ragazzina da allora si era convinta che nessuno credeva alle sue affermazioni. "Si sentiva come se nessuno l'avesse creduta ma io le credevo" ha raccontato la mamma, la signora Sharon Thomas rivelando che dopo il fatto la ragazzina ha iniziato anche ad andare male a scuola.

A scoprire il cadavere della 16enne è stata proprio la madre al ritorno da lavoro, lasciato in anticipo perché impensierita dal non riuscire a contattarla. La donna infatti aveva cercato di contattarla al telefono più volte nel corso della giornata senza riuscirci. Dopo la denuncia di violenza, Emily era stata ritenuta a rischio minimo di ulteriore violenza e consegnata ai genitori, ma aveva rifiutato una consulenza psicologica assicurando che stava affrontando il problema con l'aiuto di amici e familiari. "La sua naturale timidezza le impediva di raccontare i suoi problemi" hanno spiegato gli insegnanti. A pesare sullo stato psicologico dell'adolescente già in difficoltà però potrebbe essere stata anche la riottura con il fidanzatino avvenuta poche ore prima del suicidio.

2.025 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views