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Neonato morì con 48 fratture, medico legale accusa: “Lo ha ucciso suo padre”

Il bimbo venne trovato con 48 fratture ossee nella sua culla: sarebbe morto poco dopo.
A cura di D. F.
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Le indagini sulla morte del piccolo Ebony, avvenuta in Australia nel 2011, non sono state svolte correttamente; inoltre il bambino poteva essere salvato. E' l'opinione espressa durante un'udienza del processo da un medico legale che ha avuto modo di effettuare una perizia sul corpo del neonato, morto ormai cinque anni fa all'età di appena quattro mesi: quando venne trovato il bimbo aveva almeno 50 cicatrici in tutto il corpo e 48 fratture ossee.

Il medico legale Anthony Schapel ha dichiarato in tribunale che le autorità non hanno svolto correttamente le indagini sui genitori di Ebony: secondo il dottore il decesso sarebbe stato evitabile, se solo gli assistenti sociali avessero fatto il loro dovere togliendo il bambino ai genitori, noti per essere persone poco affidabili. Riguardo le cause del decesso, inoltre, secondo il medico vanno ricercate in una violenza estrema perpetrata dal padre del bimbo. "E' assurdo che le autorità non abbiano tolto il bimbo ai genitori: suo padre all'epoca dei fatti aveva appena 17 anni eppure era già noto alla polizia per violenze su minori. Anche sua madre era una poco di buono nota a tutti". Ad ogni modo il papà del bambino è stato già arrestato per l'omicidio dopo una confessione arrivata con anni di ritardo.

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