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Nel 2100 quattro persone su 10 nel mondo saranno africane: europei addio

Secondo le ultime stime demografiche dell’Onu il ceppo di popolazione europea è destinato a scoprire, soppiantato da quello africano. Stabili cinesi e indiani. Dati che, incrociati con il riscaldamento globale, fanno ipotizzare un vero e proprio esodo verso l’Occidente (USA, Canada, UK, e anche Italia).
A cura di Biagio Chiariello
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Cambiano gli scenari demografici del futuro del mondo: l'Onu ha infatti rivisto le proprie previsioni e per il 2100 ora i dati parlano di un exploit dell'Africa. I dati sul boom del Continente Nero correggono, in parte, la previsione che le stesse Nazioni Unite avevano fornito un anno fa, quando si pensava che la crescita della popolazione fosse destinata ad arrestarsi nei prossimi decenni. E invece no: seppur meno rispetto a prima, la popolazione continuerà a crescere, almeno anche dopo il 2050. La ricerca stima che per la fine del secolo quattro abitanti del pianeta su dieci saranno africani. Sorpassati anche gli "storici" orientali e quasi scomparsi gli europei: saranno solo il 10% della popolazione.

Due miliardi e mezzo di africani – Le metropoli del futuro saranno Lagos, Kinshasa, Addis Abeba, Dar es Salaam ma anche Niamey, mentre i Paesi che vedranno il boom della crescita demografica saranno Nigeria, Congo, Etiopia, Tanzania, Niger. La popolazione africana passerà così dagli attuali miliardo di abitanti ai 2,4 miliardi nel 2050 e 4,2 miliardi a fine secolo. Al contrario, ci sarà una flessione della popolazione cinese a partire dal 2030: in tal senso peserà la politica del "figlio unico". I cinesi saranno dunque un miliardo circa a fine secolo, periodo in cui gli indiani invece supereranno il miliardo e mezzo. Gli europei, invece, passeranno dai 740 milioni di ora ai 640 milioni a fine secolo, ma con il rischio che solo il Vecchio Continente sarà una terra in cui l'età media è vicina ai cinquant'anni. Nel 2050, in Italia, ci saranno cinque milioni e mezzo di bambini sotto i dieci anni e oltre quattro milioni e mezzo di over 85. Bisognerà aspettare il 2100 per il sorpasso: 5,2 milioni di bambini, contro oltre sei milioni di anziani.

Migrazione? No esodo – La crescita demografica in Africa potrebbe però essere insostenibile. Con conseguenze determinanti per i flussi migratori. L'Onu prevede che, da qui al 2050, ogni anno trecentomila persone lasceranno il Bangladesh, e altrettante la Cina e l'India. Dal Messico partiranno in oltre duecentomila e dal Pakistan centosettantamila l'anno. Destinazioni? Gli USA riceveranno circa un milione di nuovi migranti l'anno, circa duecentomila per Canada e Gran Bretagna mentre in Italia se ne aspettano oltre centotrentamila l'anno, fino al 2050. Ripercussioni da non sottovalutare si avranno anche per l'ambiente: a fine secolo la temperatura potrebbe essere salita di quattro o cinque gradi, anche di più ai Tropici. 6 o 7 miliardi di persone vivrebbero in paesi ampiamente desertificati, con un'agricoltura cancellata. Problema che amplierebbe ulteriormente il problema delle risorse alimentari: sempre meno, ma con una domanda sempre maggiore. Migrazione, a questo punto, è un eufemismo. La parola giusta, probabilmente, è esodo.

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