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NekNominate: quando la moda è bere alcol, rischiando di morire

Il ‘drinking game’ nato in Australia spopola sul web, dove è possibile ammirare maratone di ‘imprese’ etiliche sfoggiate da giovani, spesso minorenni. Una tendenza pericolosissima che ha già fatto cinque vittime ed è arrivata anche in Italia.
A cura di Biagio Chiariello
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Bere alcol senza freni, compiere azioni folli da sbronzi, filmare il tutto e lanciare la sfida in Rete. E' la nuova moda che ormai da qualche mese spopola tra i giovani, soprattutto studenti liceali e universitari, e rimbalza su tutti i social network. E' indubbiamente il gioco più stupido (e pericoloso) del web e si chiama NekNominate (il cui nome fa probabilmente riferimento al collo della bottiglia). Uno degli ultimi filmati postati in Rete è stato quello di Bradley Eames: "Bene, ho guardato voi ragazzi fare il Neknominate, ma per me non si fa così, così ho comprato un po' di gin Gordon per mostrarvi come si beve", dice il 20 enne, inglese che giocava a rugby. ‘Giocava' perché Bradley è morto. Quattro giorni dopo aver caricato quel video.

Come funziona – Il gruppo su Facebook ha già superato i 36 mila iscritti, attratti probabilmente dai video delle ‘imprese' che vengono pubblicati giorno dopo giorno. Il drinking game consiste per l'appunto nel tracannare una grossa quantità di alcolici tutta d'un fiato, quindi lanciarsi in gesta veramente pazzesche. Qualcuno deve filmare il tutto per dare così la possibilità agli autori della goliardata di sfidare altri utenti della Rete, spesso amici o conoscenti, a fare peggio con la frase: "saprai fare meglio di me nelle prossime 24 ore?". In altre parole, chi è ‘Neknominato' è ‘costretto' a raccogliere la sfida, cimentandosi in nuove iniziative alcoliche. In caso di rifiuto, la penitenza consiste nell'offrire da bere per una sera intera alla persona che ha coinvolto gli amici nel gioco.

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Cinque vittime – Una sorta di gara al massacro a chi ingerisce più alcolici che è nata in Australia e si è poi diffusa a macchia d'olio in Inghilterra, Irlanda, Francia e Usa. Basta fare una ricerca su YouTube alla chiave ‘Neknominate' per trovare migliaia di filmati e addirittura compilation delle migliori performance alcoliche. Come era facile immaginare, gli incidenti non hanno tardato ad arrivare e il NekNominate ha già registrato diverse vittime: in Irlanda, Johnny Bryne e Ross Cummins, 19 e 22 anni; a Londra, Isaac Richardson, 20 anni, morto per un devastante cocktail di vino, whiskey, vodka e birra; a Cardiff, il 29 enne Stephen Brook, ucciso da una bottiglia di Vodka mandata giù in meno di un minuto; quindi, il rugbista Bradley.

Una moda virale e pericolosa. Ma non in Italia – Nonostante gli appelli dei genitori delle vittime ad arrestare questo folle gioco, i social network non hanno preso provvedimenti. Il fenomeno, fanno sapere su Facebook, non viola nessuna regola. E in ogni caso, oltre al gruppo ‘madre' da 36 mila fan, ce ne sono molti altri, che risultano avere comunque migliaia di iscritti. Come era ovvio immaginarsi, la moda ha preso piede anche in Italia, per quanto i ‘neknominati' italiani sembrano essere assai moderati rispetto ai coetanei internazionali: di solito la sfida avviene a colpi di birra, al massimo grappa. Ma in ogni caso il fenomeno non ha assunto la viralità raggiunta in Uk. Il NekNominate non va però sottovalutato. Il direttore della University of New South Wales’ National Drug and Alcohol Research Centre, ha detto che questa moda è potenzialmente mortale, visto il rischio di intossicazioni da alcol e i problemi legati all'eccessivo consumo di alcol.

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