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Negli ultimi 30 anni in Italia sempre più caldo

Negli ultimi trent’anni l’Italia ha fatto registrare un aumento costante delle temperature superiore alla media del resto del mondo.
A cura di Antonio Palma
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Non c'è solo il caldo asfissiante di questa estate, negli ultimi trenta anni l'Italia ha avuto un incremento di temperature superiore alla media del resto del mondo. Lo ha certificato l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) nel suo annuario dei dati ambientali per il nostro paese. Un aumento che oltretutto è stato costante nel tempo visto che "l'incremento della temperatura media nel nostro Paese è stato quasi sempre superiore a quello medio globale rilevato ogni anno sulla terraferma" nel periodo considerato. Una tendenza preoccupante che continua ad interessare la Penisola e non accenna a cambiare come dimostrano i dati registrati negli ultimi anni. Come spiega l'Ispra nel suo rapporto, presentato ieri all’Auditorium del ministero dell’Ambiente, anche nel 2014 l’anomalia della temperatura media in Italia è proseguita facendo registrare un aumento di +1,57 gradi, nettamente superiore a quella globale sulla terraferma che è stata di +0,89 gradi.

"Il 2014 è stato per l’Italia il ventitreesimo valore annuale positivo consecutivo e si colloca al primo posto nel periodo che va dal 1961 al 2014″ sottolinea l’Ispra. Non solo, l'anno scorso "questa anomalia è stata accompagnata da un valore estremamente basso del numero annuale di giorni con gelo, che ha segnato il minimo storico dal 1961″ ribadiscono dall'Istituto. Questa tendenza si ripercuote anche sulla temperatura delle acque con evidenti effetti a catena e danni all'ecosistema. In realtà dai dati sembra che in generale in Italia ci siano inverni più miti visto che "il numero di notti tropicali e di giorni estivi non è stato invece elevato". "I valori di questi due indici sono legati alle temperature medie mensili estive, soprattutto nei mesi di luglio e agosto e, nelle regioni settentrionali e centrali, sono state in linea se non addirittura inferiori ai valori normali".

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