Ndrangheta, sequestrati 2.000 kg di cocaina. “È la più grande inchiesta su traffico internazionale”
"E' l'indagine più grande contro il traffico internazionale di stupefacenti, vede coinvolti contemporaneamente le forze dell'ordine di 9 paesi del mondo" così si è espresso all'Adnkronos Nicola Gratteri, procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, che coordina la maxi operazione scattata all'alba e che ha portato all'esecuzione di 23 arresti in mezza Europa e Sudamerica, mentre sono in corso di esecuzione all’estero, fra Europa e Sudamerica: in questo caso si tratta di soggetti sia italiani che stranieri. "Finora abbiamo recuperato 2mila chili di cocaina – ha detto Gratteri – Quello della droga è un traffico da arginare molto difficile, serve un sistema omologo a livello europeo”. La guardia di finanza ha fatto sapere che la cocaina sequestrata valeva circa sei milioni di euro e la sua vendita al dettaglio sul mercato dello spaccio avrebbe fruttato in totale circa 400 milioni di euro.
Fulcro di questo traffico internazionale era nella Locride, in mano ad affiliati dell’ndrangheta della provincia di Reggio Calabria. La droga, infatti, veniva caricata sui mercantili provenienti dal Sud America e diretti al porto di Gioia Tauro. In Italia si potrebbe arrivare a circa quaranta arresti, fa sapere il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti. Soprattutto in Calabria e in Piemonte. Altri provvedimenti restrittivi, circa una cinquantina, in Brasile e Perù. Un inchiesta internazionale di dimensioni incredibile, realizzata con strumenti all'avanguardia. "È stato utilizzato un modello investigativo transnazionale che può davvero rivelarsi vincente e rappresentare il futuro delle inchieste nel contrasto al traffico di stupefacenti" spiega Roberti.