149 CONDIVISIONI

‘Ndrangheta, la Dda: “Sequestrate il Crotone Calcio, il presidente è vicino alla mafia”

Il Crotone Football Club, secondo in Serie B, è tra i beni, per circa 800 milioni di euro, che l’Antimafia vorrebbe sequestrare ai fratelli Vrenna, in base alle dichiarazioni di alcuni pentiti: “Il presidente attiguo alla mafia, è un imprenditore disposto a tutto”.
A cura di Biagio Chiariello
149 CONDIVISIONI
Immagine

Dal ruolo di protagonista nel campionato di calcio di Serie B, al clamoroso sequestro della società. Il Crotone potrebbe, presto, dover affrontare problemi ben più seri di quelli prettamente calcistici. Almeno secondo quanto scrive oggi La Stampa: la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro avrebbe chiesto infatti di mettere i sigilli al Crotone Football Club. In particolare, gli investigatori stanno scandagliando nei conti del patron Raffaele Vrenna e del fratello Giovanni (si parla di 800 milioni), per i quali sarebbe stato chiesto l'obbligo di soggiorno con misure di sorveglianza speciale in città per cinque anni, a causa di possibili rapporti con la malavita calabrese. Ex vicepresidente regionale di Confindustria, il 57enne Raffaele Vrenna dagli anni Novanta è diventato ricco grazie al ‘business’ della spazzatura.

Il presidente del Crotone vicino alla ‘ndrangheta?

Ad ogni modo, sempre quanto scrive il quotidiano piemontese, il Tribunale di Crotone ha già rigettato la richiesta di confisca dei beni del gruppo imprenditoriale che fa capo ai fratelli Vrenna, visto che i due imprenditori sono stati ritenuti "del tutto estranei alla criminalità organizzata crotonese, da cui hanno subito viceversa angherie e danni". Da Catanzaro, però, sono sicuri. Per la Dda è "un imprenditore contiguo al fenomeno mafioso": tesi confermata da dichiarazioni di alcuni pentiti divenuti collaboratori di giustizia, che hanno ammesso come il patron crotonese sia riuscito a sbaragliare la concorrenza grazie all'aiuto di alcuni clan ‘ndranghetisti che gli hanno “assicurato attentati e danneggiamenti”. I magistrati dell’antimafia sarebbero certi della vicinanza dei Vrenna al fenomeno mafioso "per essersi sin dalla genesi della loro attività accordati con le consorterie criminali", in particolare "con quella denominata Vrenna-Corigliano-Bonaventura".

Vrenna già condannato (e poi assolto) in passato

Non sarebbe la prima volta che il presidente del Crotone Calcio si ritrova invischiato in vicende giudiziarie simili: già nel 2006 fu condannato, e poi assolto, dopo l'accusa di concorso esterno. La Dda prova a spiegare la richiesta di sequestro facendo riferimento proprio alle motivazioni di quella prima condanna dove Vrenna viene descritto come "disposto a tutto, a commettere falsi e abusi e anche fare affari con persone che sa o intuisce essere losche ma tutto ciò, nei suoi piani, è di importanza secondaria".

149 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views