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‘Ndrangheta, assolto don Nuccio Cannizzaro: fuochi d’artificio a Reggio Calabria

Il sacerdote è tra gli assolti nel processo “Raccordo-Sistema” che vedeva alla sbarra, oltre a lui, anche altri presunti boss e affiliati della criminalità organizzata.
A cura di D. F.
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Una festa vera e propria, con tanto di fuochi d'artificio, caroselli di auto e clacson, ha accompagnato la notizia dell'assoluzione di don Nuccio Cannizzaro da parte del Tribunale di Reggio Calabria, che lo accusava di aver dichiarato il falso a vantaggio del presunto boss della ‘ndrangheta Sandro Crucitti. Il sacerdote era tra gli imputati del processo "Raccordo-Sistema" che vedeva alla sbarra, oltre a lui, anche altri presunti boss e affiliati della criminalità organizzata. Le accuse nei loro confronti sono tutte cadute così a Condera, quartiere periferico di Reggio, quella di ieri è stata una serata di festa.

L'accusa di associazione a delinque è crollata e, di conseguenza, sono piovute le assoluzione per buona parte degli imputati, tra i quali il parroco: su di lui pesava l’accusa di false dichiarazioni rese al difensore, con l’aggravante dell’articolo sette relativo alla modalità mafiose. Reato dichiarato prescritto dal Tribunale di Reggio Calabria, presieduto dal Giudice Andrea Esposito, in quanto risalente ormai a quasi dieci anni fa. La prescrizione è stata resa possibile dall'assoluzione di santo Crucitti dall'accusa di associazione mafiosa: l'uomo è stato condannato a 4 anni per reati minori.

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