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Naufragio traghetto: presidente Sud Corea si scusa e smantella Guardia Costiera

Scusandosi per le 302 vittime del naufragio, la presidente Park Geun-Hye ha messo in evidenza il fallimento delle operazioni annunciando lo smantellamento della Guardia Costiera.
A cura di A. P.
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Non si esaurisce la rabbia e il dolore che il naufrago del traghetto Sewol ha causato in Corea del Sud. La presidente sudcoreana Park Geun-Hye oggi ha presentato le scuse ufficiali del suo governo per la cattiva gestione del naufragio durante il quale persero la vita oltre trecento persone, la maggior parte delle quali studenti in gita scolastica. "Come presidente sono responsabile della vita e della sicurezza dei sudcoreani e offro perciò le mie scuse più sincere per tutte le sofferenze inflitte al popolo" ha dichiarato infatti la Presidente nel corso di un messaggio televisivo alla nazione durante il quale si è inchinata profondamente davanti alle telecamere in segno di scusa. Park Geun-Hye visibilmente commossa ha sottolineato: "La responsabilità ultima per l'inadeguata risposta a questo incidente è la mia".

Soccorsi inadeguati – La presidente però ha anche messo in evidenza le mancanze nei soccorsi e il completo fallimento delle operazioni della Guardia Costiera riconoscendo che molte più vite avrebbero potuto essere salvate. Per questo "ho deciso di sciogliere la guardia costiera" ha annunciato Park Geun-Hye, aggiungendo che le indagini sul disastro da ora in poi saranno condotte dalla polizia e i pattugliamenti in mare affidati a un nuovo ministero per la sicurezza nazionale.

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