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Narni: Arrestati ex tecnici della curia e del comune, truffa nella vendita del Castello

Secondo gli inquirenti i tecnici avrebbero messo in atto gravi irregolarità nell’asta per la vendita del Castello di San Girolamo a Narni.
A cura di Antonio Palma
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Due tecnici della Curia di Terni e uno del comune di Narni sono stati arrestati all'alba di oggi dalla squadra mobile di Terni e dal Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza nell'ambito di un'inchiesta su presunte truffe messe in atto per la compravendita del Castello di Narni. In particolare in manette sono finiti il direttore dell'ufficio tecnico della Curia di Terni nonché presidente dell'Istituto diocesano per il sostentamento del clero, l'ex economo della Curia di Terni, e un dirigente del comune di Narni. I tre sono accusati dalla procura di Terni di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d'asta e alla truffa. Nell'ambito della stessa indagine disposta una misura interdittiva nei confronti di un notaio ternano. Per lui la Procura ha disposto il divieto di esercitare l'esercizio della professione per la durata di due mesi.

L'inchiesta coordinata dal pm Elisabetta Massini e derivata da quella principale sui presunti ammanchi alla Curia di Terni, ha cercato di fare luce su presunte irregolarità nella gara per la vendita all'asta da parte del Comune del Castello San Girolamo di Narni, che è stato sequestrato. A quella gara pubblica partecipò, senza aggiudicarsela, un'associazione temporanea di imprese della quale era capofila proprio l' istituto diocesano per il sostentamento del Clero. "Devo dire che non lo sapevo ma non sono troppo sorpreso, so che problemi ce ne sono stati. Era nell'aria. Sapevo che queste persone erano sotto il tiro della magistratura. Evidentemente le indagini sono arrivate a qualche conclusione" ha commentato Ernesto Vecchi, vescovo e amministratore apostolico della diocesi di Terni.

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