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Napolitano: “Subito riforme, poi rigore, crescita e occupazione giovanile”

In occasione della cerimonia al Quirinale dello scambio di auguri con il Corpo diplomatico, il Presidente della Repubblica pone l’accento sul necessario rilancio del nostro Paese: “dopo una fase di stabilizzazione fiscale e di rigore nel bilancio, importanti sforzi sulle politiche per l’occupazione e la crescita”
A cura di Biagio Chiariello
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Porre fine alla "fragilità endemica" degli ultimi governi, puntare all'occupazione giovanile, quindi rigore, lavoro e crescita. Sono questi gli obiettivi immediati che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha evidenziato nel corso della cerimonia di auguri al Corpo Diplomatico. "L'Italia, i suoi cittadini, le sue forze politiche, sono protesi nello sforzo di superamento di una fase difficile e sofferta, che non ha però mancato di rafforzare la convinzione, in una parte sempre più larga dell'opinione pubblica, che tra i doveri delle istituzioni vi sia quello di garantire alla nazione stabilità politiche e governabilità" ha detto il capo dello Stato. Non c'è dubbio sul fatto che "nel rispetto rigoroso dei principi sanciti dalla Costituzione, si debba porre fine a quella fragilità endemica – ha aggiunto Napolitano – che ha caratterizzato in passato le sorti di troppi governi" e la loro "piena efficacia". In tal senso, dice, solo un pacchetto di riforme istituzionali potrà dare "il risultato di un'indispensabile maggiore continuità ed efficacia all'azione di governo e nel circuito governo-Parlamento"

Occupazione giovanile – "Il maggiore esercizio di pazienza e speranza è quello delle centinaia di migliaia, dei milioni di giovani che in Europa, e specialmente nei Paesi più colpiti dalla crisi e in Italia, non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro e vedono passare inutilmente ‘schiacciati sul presente', come ha detto Papa Francesco, quegli anni che dovrebbero essere essenziali per la costruzione della loro identità professionale, della loro autonomia personale, delle loro nuove famiglie". Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sui problemi dell'occupazione giovanile.

Elezioni europee, rigore e crescita – "Abbiamo di fronte a noi momenti di grande delicatezza e prove decisive. Il 2014 sarà l'anno delle elezioni per  parlamento europeo.  E sarà anche l'anno del semestre italiano di presidenza dell'Unione. Il nostro paese intende affronta questi due impegni con la consapevolezza che si tratta di momenti importanti per il percorso di integrazione europea e per il futuro dell'Italia", ha detto ancora Napolitano. "Un processo – ha aggiunto – che dopo essersi prevalente concentrato sul cammino obbligato della stabilizzazione fiscale e del rigore di bilancio, deve risolutamente imboccare la strada di politiche per l'occupazione e la crescita, che possono rendere più evidenti le ragioni del nostro processo di integrazione, le esigenze ineludibili di una più stretta e solidale unità dell'Europa".

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