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Napolitano: “Referendum? Se Renzi perde, la situazione sarà difficile”

L’ex presidente della Repubblica a ‘Che tempo che fa’ ha parlato anche dei difficili momenti vissuti nel 2011, “non ci fu nessun complotto. Sarebbe stato strano, se ci fosse stato un colpo di mano, che poi Berlusconi votasse a favore” del governo Monti.
A cura di Biagio Chiariello
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Giorgio Napolitano è stato ospite da Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’ dove ha presentato "Europa, Politica e Passione" il suo nuovo libro. "Ho ritrovato la libertà di camminare un po' di più – attacca l'ex presidente – E maggior serenità, perché non ho da decidere qualcosa tutti giorni. E' stato un peso molto pesante…per quasi 9 anni” ha detto in merito alla sua uscita di scena dalla politica italiana. E riferendosi al premier Matteo Renzi e al referendum sulla riforma costituzionale, per cui Napolitano ha già espresso sostegno, ha ammesso che "se ci fosse una sconfitta al referendum sulla riforma costituzionale è chiaro che il presidente Renzi, senza poter dire che sia stata sua responsabilità, si troverebbe in una condizione difficile. Ma non vorrei che si parlasse ogni giorno di questo, di quello che farà Renzi. Noi ora dobbiamo parlare della riforma, di quello che è del perché è necessaria all'Italia".

L’ex capo dello Stato ritorna anche a quell’autunno del 2011 quando, nel pieno della crisi economica, ci fu il passaggio dal governo Berlusconi al governo dei tecnici guidato da Mario Monti. Napoltano esclude ogni voce su possibili complotti. "Decisi di affidarlo a un uomo fuori del centrodestra e del centrosinistra, che aveva ricoperto alti incarichi in Europa. E non ci fu nessuno scontro. Quando si formò l'alleanza di Berlusconi votò a favore, non ci fu nessun complotto. Sarebbe stato strano se Berlusconi avesse votato a favore di un complotto. Fu una cosa serena". Dal 2011 ad oggi, Napolitano ritiene che "rispetto ai momenti più difficili, vissuti alcuni anni fa, c'è stata una ripresa di immagine e di fiducia" nell'Italia. "Ma siamo sempre sotto uno sguardo severo soprattutto per il peso enorme del debito pubblico che abbiamo accumulato. Non possiamo fare a meno di essere severi con noi stessi, di spendere bene e non di spendere per spendere".

Napolitano ha anche parlato del pericolo Brexit. "Credo – ha detto – che molti inglesi abbiano capito e anche lo stesso Cameron che ha avuto l'idea non felice di annunciare il referendum", che con un'uscita dell'Inghilterra dall'Europa "succederebbe qualcosa di grave soprattutto per la Gran Bretagna che verrebbe isolata dall'Europa. Ma sarebbe anche un colpo per Unione europea".

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