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Napolitano: “Ora basta giochetti, la legge elettorale va cambiata subito”

Il Presidente della Repubblica scrive al deputato Pd, Roberto Giachetti, che oggi interrompeva uno sciopero della fame durato 88 giorni per la mancata riforma del “Porcellum”: «Basta con il gioco degli equivoci, è essenziale per la democrazia».
A cura di Biagio Chiariello
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napolitano giorgio

E' un richiamo deciso all'ordine nei confronti dei partiti in merito alla riforma della legge elettorale, quello del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. E' un messaggio indiretto perché contenuto nella lettera che il capo dello Stato ha inviato a Roberto Giachetti. Oggi il deputato Radicale-Pd ha interrotto la seconda tranche di sciopero della fame, durato stavolta 88 giorni dopo i 35 di luglio, nel periodo in cui fu intervistato anche da Fanpage.it e, anche in quell'occasione, sollecitò l’approvazione della riforma della legge elettorale. E’ un appello informale a concludere quello che viene definito «un gioco degli equivoci, un braccio di ferro» scandito da «ricorrenti e opposti irrigidimenti». In altre parole, Napolitano rammenta le sue sollecitazioni alle forze politiche sul tema della mancata riforma del "Porcellum" e osserva: «ancora di recente ho ricordato al presidente del Consiglio e ai presidenti delle Camere come avessi riferito loro degli incontri con i rappresentanti dei principali partiti nel corso dei quali tutti si erano dichiarati convinti della necessità di modificare la legge elettorale».

Ancora di recente ho ricordato incontrando (con il Presidente del Consiglio) i presidente delle Camere, come già a fine gennaio avessi riferito loro degli incontri da me promossi con gli esponenti dei 5 partiti rappresentati in parlamento. Incontri nel corso dei quali si erano tutti dichiarati convinti della necessità di modificare la legge del 2005».

E’ «essenziale», ribadisce il Colle che questo impegno «non venga tradito», anche e sopratutto «in risposta ad aspettative più che comprensibili diffuse tra cittadini-elettori». Il Presidente della Repubblica quindi si rivolge a Giachetti, invitandolo a «riflettere sull'esigenza di non mettere ulteriormente a repentaglio la sua salute e la sua vita». Al deputato Pd manifesta il suo sostegno per una «causa giusta e meritevole di rispetto» di fronte alla quale rinnova la garanzia «a esercitare la mia sollecitazione istituzionale per lo stesso obiettivo per cui lei si batte, sarò lieto, appena possibile anche per lei, di incontrarla al Quirinale».

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