251 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Napolitano nomina quattro senatori a vita. Polemiche da Lega, Pdl e centristi

Il Capo dello Stato sceglie Abbado, Cattaneo, Piano e Rubbia e subito si scatenano le polemiche: “Facendo due calcoli vedo nel nostro futuro con questa scelta un Letta Bis” commenta Calderoli. “Che bisogno c’era?” si chiede Storace. “Re Giorgio perde il pelo ma non il vizio” dice Bianconi (PdL).
A cura di Biagio Chiariello
251 CONDIVISIONI
Immagine

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nomina quattro senatori a vita e scoppia la polemica. Il maestro Claudio Abbado, 80 anni, la scienziata Elena Cattaneo, 51 anni, l'architetto Renzo Piano, 76 anni, e il fisico premio Nobel Carlo Rubbia, 79 anni, sono una scelta che evidentemente Pdl, Lega e centisti non hanno gradito. Non solo la Santanché – che ne voleva uno solo: "Silvio Berlusconi" – le polemiche arrivano anche dagli esponenti del partito del Cavaliere: “Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Restiamo in fervida attesa di un voto determinante nel quale i cinque senatori a vita, creati da re Giorgio, saranno determinanti per la sconfitta del centrodestra e di Berlusconi. Proprio di ben in meglio” dichiara il deputato del Pdl, Maurizio Bianconi. C'è anche chi arriva quasi a parlare di complotto, come Rocco Girlanda coordinatore del Pdl umbro: ”Come diceva Andreotti delle volte a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca… le nomine dei quattro “moschettieri” a vita, in questa fase, non saranno strumentali ad un Pd claudicante in Senato? Credo proprio che oggi peccheremo in molti! Resterebbe comunque una manovra superflua perché sono i numeri del PdL a mantenere in piedi il Governo”. 

Non meno caustici sono gli esponenti della Lega Nord. “Non vorrei mai che queste nomine possano assumere l’importanza che i senatori a vita ebbero nel sostegno del governo Prodi. Facendo due calcoli vedo nel nostro futuro con questa scelta un Letta bis con una rinnovata maggioranza. Chi decide le sorti del paese votando le leggi deve essere eletto non nominato” dichiara il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli. Luca Zaia invece interpreta la nomina di Abbado, Cattaneo Piano e Rubbia come una sorta di occasione per dare un segnale di austerity e rigore: "In un momento di profonda crisi economica e sociale, nel quale i cittadini lanciano un incontrovertibile segnale sulla necessità di sfoltimento e riduzione drastica della spesa della pubblica amministrazione (prova ne sia la fortissima richiesta di modifica della legge elettorale e di dimezzamento del numero dei Parlamentari), la nomina di quattro nuovi senatori a vita appare come l'ennesima occasione perduta di lanciare al Paese un segnale di austerity e rigore", dice il Presidente della Regione Veneto. E ancora Gianvittore Vaccari: "Che bisogno c'era di nominare quattro nuovi senatori a vita? Tanto perchè siamo in crisi? E chi paga, i soliti esodati?", si chiede il membro del Carroccio.

Sarcastico è anche Giuliano Cazzola esponente di Scelta civica per l'Italia: "Con tutto il rispetto dovuto al Capo dello Stato e alle sue prerogative e con tutto l'apprezzamento per la personalità dei nuovi senatori a vita, a me sembra evidente, tuttavia, che un eventuale governo Letta-bis potrebbe contare, da oggi, su quattro voti in più a Palazzo Madama, dove i numeri ballano". C'è anche chi come Francesco Storace, responsabile de La Destra, si chiede semplicemente "Che bisogno c'era? La ‘spending deppiu' ha contagiato anche il Quirinale. Come sempre, risparmiano gli altri. Loro sfornano senatori a vita". Sulla stessa scia il presidente dei deputati di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni: "Presidente Napolitano, erano proprio necessari 4 nuovi senatori a vita con quello che costano 1000 parlamentari in carica e non c'è un euro?".

251 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views