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Napolitano: “Necessario modificare lʼItalicum, basta guerra sul referendum”

La riforma “non è né mia né di Renzi, ma è quella su cui il Parlamento ha trovato l’intesa” dice l’ex Capo dello Stato. Sulla legge elettorale: il governo “deve capire quale possa essere il terreno di incontro per apportare modifiche”.
A cura di Biagio Chiariello
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"Con quello che succede nel mondo e quello che ha sulle spalle l'Italia, è davvero surreale l'infuriare di una guerra sul referendum costituzionale". Per l’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano è “necessario” un accordo per modificare l’Italicum. Intervistato dal direttore Mario Calabresi su La Repubblica, dice la sua su uno dei temi più caldi di questo autunno politico: "Credo si comprenda che mettere (alla cieca) a rischio la continuità e l'azione del governo oggi esponga il Paese a serie incognite in termini di convulsione politica e istituzionale. La riforma non è né di Renzi né di Napolitano, ma è quella su cui la maggioranza del Parlamento ha trovato l'intesa".

Napolitano non nasconde la propria "inquietudine profonda” nel vedere “così distruttivamente divisa la politica italiana, così poco presente il senso di responsabilità di fronte a problemi che gravano di molte incognite il futuro del Paese e delle sue giovani generazioni. Non vedo abbastanza respiro, capacità di elevarsi al di là di tante dispute estremizzate e di ritrovarsi in alcune grandi esigenze di impegno comune, come quella a cui ci ha richiamato tragicamente il recente terremoto" dice l’ex Presidente della Repubblica.

Sulla legge elettorale, Napolitano osserva: "Credo che il governo debba definire il suo atteggiamento indipendentemente dall'attesa del pronunciamento della Consulta. Non basta però rendere ossequio al ruolo del Parlamento, dichiarando di essere disposti a tenere conto degli orientamenti che esso esprimerà. Dovrebbe essere interesse di Renzi promuovere una ricognizione tra le forze parlamentari per capire quale possa essere il terreno di incontro per apportare modifiche alla legge elettorale".

Una riflessione sulla situazione politica italiana è importante per Napolitano. "lo scenario politico risulta mutato” dice. “Ci sono nuovi partiti che hanno rotto il gioco di governo tra due schieramenti, con il rischio che vada al ballottaggio e vinca chi al primo turno ha ricevuto una base troppo scarsa di legittimazione col voto popolare". E spiega: "Si rischia di consegnare il 54% dei seggi a chi al primo turno ha preso molto meno del 40% dei voti. Ritengo che questi e altri aspetti dell'Italicum meritino di essere riconsiderati".

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