3 CONDIVISIONI

Napolitano: “Con la nomina di Monti agii nell’interesse dell’Italia”

Il Presidente emerito della Repubblica ribadisce che nel 2011 ha operato sempre nella legalità e in maniera trasparente e per il bene del Paese.
A cura di Antonio Palma
3 CONDIVISIONI
Immagine

Nella nascita del contestatissimo governo tecnico guidato dal senatore Mario Monti un ruolo fondamentale lo ebbe sicuramente l'ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Un caso che fin da subito diede vita ad una serie di accuse anche dirette verso l'allora Capo dello Stato. Tra ipotetici retroscena e lunghi dibattiti politici sull'opportunità di una simile scelta, Napoltano si è sempre difeso assicurando di aver sempre operato nella legalità, in maniera trasparente e per il bene del Paese. Lo ha ribadito ora ancora una volta in una lunga riflessione su quegli avvenimenti del 2011 inviata ad un dibattito della School of Government della Luiss. "Il punto di partenza fu la necessità politica dettata da preoccupazioni per lo stato delle istituzioni e per l’interesse generale del Paese, e non da una pregiudiziale propensione a far nascere un governo senza rappresentanti dei partiti" ha sottolineato il presidente emerito della Repubblica, ricordando il clima di quei giorni, con l’Italia a rischio default e l'Europa in pressing perché restava di essere trascinata in una crisi senza precedenti.

Secondo Napolitano tutto nacque dagli stessi partiti che non volevano formare una grande coalizione insieme. "Fu nelle consultazioni volte ad accertare la possibilità del più ampio consenso a sostegno del nuovo governo che emerse la netta tendenza di entrambi gli schieramenti a cooperare, ma senza dar vita a un vero e proprio governo di grande coalizione" ha spiegato infatti il Senatore a vita, ribadendo che bisognava trovare "una via d’uscita, visto che la situazione tendeva a precipitare, evitando un destabilizzante scioglimento delle Camere".

"Non mi restò che rivolgermi a una personalità di competenza il prestigio anche europeo, di assoluta indipendenza da qualsiasi parte politica come era già stato riconosciuto da tutti, con quella designazione a Commissario europeo" ha concluso Napolitano, assicurando che i passi successivi "furono compiuti nel più scrupoloso rispetto delle norme e delle prassi costituzionali in un clima di seria e comune assunzione di responsabilità da parte del più ampio arco di partiti".

3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views