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Napoli, il Comune non fa la gara: 600 disabili e anziani senza teleassistenza

Stop all’assistenza per portatori di handicap e anziani: il gruppo di coop sociali Gesco denuncia: “Il Comune non ha indetto una nuova gara, impossibile continuare”. A rischio anche il lavoro di 15 operatori sociali.
A cura di Redazione
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Stop al servizio di teleassistenza per 600 tra anziani e disabili residenti a Napoli. Il motivo? Il Comune di Napoli guidato da Luigi de Magistris non ha provveduto ad indire una nuova gara d'appalto per il servizio. Cos'è la teleassistenza? Presto detto: è una modalità di supporto di specialisti medici a distanza, che monitorano situazioni senza essere fisicamente presenti. È il gruppo Gesco, il principale collettore di cooperative sociali a Napoli a lanciare l'allarme con una lettera indirizzata al sindaco de Magistris, all'assessore al Welfare Roberta Gaeta e alla dirigente Giulietta Chieffo: "Tutte le attività di front-office telefonico per informazione e primo orientamento per l'accesso ai servizi, gestione delle emergenze sociali, telesoccorso per anziani, disabili e cittadini in condizioni di rischio o affetti da patologie – si legge – erano terminate il 3 novembre scorso ma il gruppo Gesco aveva allora deciso di garantire il servizio "per mero senso di responsabilità, pur senza alcuna comunicazione rispetto alla sua continuità".

"Finora – continua la lettera – non è giunta alcuna comunicazione in merito e ci vediamo, dunque costretti a sospendere tutte le attività di cui sopra a far data dalla mezzanotte del 18 dicembre 2013. Provvederemo, inoltre, nei giorni successivi al ritiro definitivo di tutti gli apparecchi presso il domicilio degli utenti, con gravi conseguenze per gli oltre 500 anziani fragili, disabili e cittadini in condizioni di rischio, che vivono in gran parte soli". Nel servizio sono impiegati circa 15 operatori – tecnici dell'accoglienza, operatori socio-assistenziali, assistenti sociali – che, stando così le cose, a Natale riceveranno la lettera di licenziamento".

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